SME Week: la politica dell'Unione europea per le piccole e medie imprese
Tre giorni di conferenze e seminari, a Napoli, per confrontarsi sulle azioni di supporto alle PMI europee, con la partecipazione del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano a sottolineare l'importanza delle materie trattate.
Nonostante la denominazione, le imprese presenti su circa 600 persone partecipanti non erano molte, ma l'obiettivo era capire quali politiche sono efficaci per la loro crescita e l'evento prevedeva infatti anche la cerimonia di premiazione delle organizzazioni che in Europa stimolano e facilitano lo sviluppo delle aziende.
Autorevoli gli speakers intervenuti alla conferenza principale, tra cui Federica Guidi, ministro dello Sviluppo economico, e Ferdinando Nelli Feroci, commissario Ue per Industria e Imprese, ma le poche novità tra le misure su cui si sta lavorando:
- Ridurre gli oneri amministrativi e burocratici, migliorando sopratutto la qualità della legislazione;
- Innovazione;
- Internazionalizzazione;
- Accesso al credito.
Anche dai dati statistici pubblicati nel report 2014 sullo Small Business Act per l'Italia difficilmente ci si poteva aspettare novità positive: tra il 2008 e il 2013, le PMI operanti in Italia diminuiscono del 5%, con una riduzione del valore aggiunto pari al 15% tra il 2008 e il 2009.
Interessante il risultato del sondaggio tra i partecipanti al dibattito, che poneva la domanda: "Grazie alla tecnologia digitale chiunque può diventare un imprenditore di successo?”. Il 75% percento della platea ha risposto di no, facendo riflettere sugli sforzi che la Commissione europa sta dedicando alla realizzazione di un Single Digital Market.
Un'ultima riflessione potrebbe essere fatta sulla spesa che comportano queste iniziative. Qualche mese fa fu pubblicato il bando di gara per organizzare le SME week 2014 e 2015, con un importo di spesa pari 2 milioni di euro, serviti anche a pagare alloggio e cena alla maggior parte dei partecipanti presso l'hotel Excelsior di Napoli. Viste le statistiche negative sull'economia forse sarebbe stato più opportuno risparmiare qualche cosa. La fiducia dei partecipanti nel rilancio del segmento imprenditoriale non credo ne avrebbe risentito.