Ambiente: "Sboccia" Flower, l'Eco-label dell'Unione Europea
Il Parlamento ha appoggiato la proposta della Commissione di rendere meno costoso e meno burocratico il Sistema Ecolabel dell’Unione Europea per i prodotti eco-compatibili. Finora, l’etichetta è stata assegnata a più di tremila prodotti, come detergenti, carta e scarpe.
Il Comitato chiede che l’Ecolabel possa essere applicata anche al cibo conservato, ai prodotti legati alla pesca e all’acquacultura, come propone la Commissione Europea, chiedendo che vengano fissati criteri affidabili per il cibo e per le bevande. Per andare incontro alle elevate aspettative di qualità e sicurezza chimica, l’Ecolabel non dovrebbe di principio essere assegnato a prodotti pericolosi (ad esempio tossici o cancerogeni). I criteri di assegnazione dell’Eurolabel potrebbero includere una riduzione dei test sugli animali, così come le performance ambientali (come l’impatto sul cambiamento climatico, il consumo di energia e risorse, e la produzione di rifiuti).
Secondo il Comitato inoltre, i finanziamenti per promuovere Ecolabel e per le campagne di sensibilizzazione passeranno attraverso la Commissione Europea egli Stati membri. Il Comitato sostiene una proposta della Commissione per allargare il campo della direttiva dell’Eco-design del 2005 (che consente alla Commissione di stabilire i requisiti di design per i prodotti “energy-using” come bollitori, computer, televisioni, ventilatori lampadine), per includere tutti i prodotti “energy related”, ovvero prodotti che non consumano energia durante l’uso ma hanno un impatto indiretto sul consumo di energia, come apparecchi ad acqua o infissi.
Tuttavia il Parlamento han rifiutato la proposta del relatore Magor Imre Csibi (ALDE, RO) di estendere il campo della direttiva a tutti i prodotti, eccetto che ai mezzi di trasporto di persone e beni (24 voti a favore, 27 contro). Se ciò fosse accettato, si impedirebbe in seguito alla Commissione di determinare i requisiti eco-design ad esempio per cibi e vestiti. Invece le Pmi hanno chiesto alla Commissione di proporre, prima del 2012, di estendere la direttiva per includere “i prodotti non energy-related”, per i quali esiste un significativo potenziale per ridurre l’impatto ambientale attraverso il suo intero ciclo vitale”.
Il rapporto di co-decisione è stato adottato 45 voti a favore, 4 contro e tre astensioni. Infine, il Parlamento hanno sostenuto la proposta di semplificare il sistema Emas per attrarre nuovi partecipanti. La co-decisione è stata adottata con 52 voti a favore, uno contro e un’astensione.
(Alessandra Flora)