Spending review: dossier Cottarelli, tagli su trasferimenti a imprese
A cinque mesi dalle dimissioni del commissario alla spending review, Carlo Cottarelli, il Governo rende pubblici i documenti con le proposte per la revisione della spesa pubblica. Tra gli interventi di immediata attuazione, il taglio dei trasferimenti inefficienti alle imprese che potrebbe valere complessivamente quasi 6 miliardi di euro.
I gruppi di lavoro
Coordinati dall'allora commissario straordinario per la revisione della spesa, Carlo Cottarelli (attualmente direttore esecutivo del Fondo Monetario Internazionale), 19 gruppi di lavoro hanno lavorato su altrettanti dossier, individuando possibili tagli alla spesa pubblica per ciascun ambito di riferimento, dagli investimenti pubblici alla riorganizzazione della PA, dai costi della politica al pubblico impiego, passando per gli interventi a Regioni, Province, Comuni, Ministeri e settori specifici.
La relazione del commissario
Sulla base del lavoro effettuato dai 19 gruppi, il commissario ha stilato una relazione, pubblicata solo nelle scorse ore sul sito del Governo, che sintetizza i punti focali dell'iniziativa di riduzione della spesa pubblica:
- Efficientamento
- Riorganizzazioni
- Costi politica
- Riduzione trasferimenti inefficienti a imprese e famiglie
- Spese settoriali (difesa, sanità, pensioni)
- Altri risparmi per ridurre i costi delle imprese
Riduzione dei trasferimenti alle imprese
In particolare, per quanto riguarda la riduzione dei trasferimenti inefficienti alle imprese, il commissario ha individuato nella sua relazione due sottocategorie: trasferimenti dallo Stato e trasferimenti dalle Regioni.
Trasferimenti alle imprese da parte dello Stato
In teoria, si legge sulla relazione del commissario, la “base aggredibile” in questo ambito è molto ampia, pari a circa 16 miliardi di euro. Tuttavia, prosegue il documento, togliendo i trasferimenti con controprestazioni, i trasferimenti essenziali, il sostegno a ricerca e sviluppo e i trasferimenti che non influenzano significativamente l’indebitamento netto, la base aggredibile scende a circa 3,8 miliardi.
Trasferimenti alle imprese da parte delle Regioni
Esclusi i trasferimenti con controprestazioni (i contratti di servizio) e finanziamenti con i fondi Ue, il totale aggredibile, si legge nel documento, è pari a 1,5/2 miliardi di euro. Le cifre, si specifica nella relazione, sarebbero molto più ampie se si includessero i trasferimenti cofinanziati dall'Ue.
Numeri, quelli riportati nella relazione, confermati dallo stesso commissario, che lo scorso 12 marzo, in audizione in commissione Bilancio del Senato, ha parlato della possibilità di "tagliare 6 miliardi di trasferimenti alle imprese. [...] Un po' meno di 4 miliardi a livello di Stato e forse un paio di miliardi a livello di Regioni".
Altri risparmi per ridurre i costi delle imprese
L'ultimo focus della relazione individua altri possibili "risparmi che non potrebbero essere utilizzati per il cuneo fiscale ma che ridurrebbero i costi per le imprese":
- riduzione degli oneri obbligatori alle Camere di Commercio,
- riduzione del numero ed efficientamento delle Autorità Indipendenti,
- riduzione del canone RAI.
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Proposte per una revisione della spesa pubblica (2014-16)
Photo credit: Images_of_Money / Foter / CC BY