Ecobonus – Governo pronto a prorogarlo, con qualche novita'
Gian Luca Galletti annuncia una nuova proroga per l'ecobonus. Graziano Delrio si prepara a potenziare la misura, ricorrendo alle ESCo
La legge di Stabilità 2015 aveva già prorogato il credito di imposta del 50% per le ristrutturazioni edilizie e quello del 65% per l'efficientamento energetico degli immobili, ammettendo alla detrazione del 65% anche gli interventi antisismici, l’acquisto e la posa in opera di schermature solari e di impianti di climatizzazione invernale dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili.
Bonus fiscali che hanno generato un volume di affari stimato in oltre 20 miliardi di euro, più dell'1% del PIL nazionale. Per la precisione, secondo il rapporto Cresme/Servizio Studi della Camera dei deputati, il credito di imposta e l’ecobonus del 65% sugli interventi di efficientamento energetico hanno generato nel 2014 oltre 28 miliardi di euro investimenti, tra diretto e indotto, e 420mila posti di lavoro.
Senza una proroga, dal primo gennaio 2016 entrambe le detrazioni (sia il bonus ristrutturazioni edilizie, sia quello per l'efficientamento energetico degli immobili) passerebbero al 36%.
Proroga che, tuttavia, potrebbe essere dietro l'angolo: “Il Governo sta improntando un piano industriale per contrastare i cambiamenti climatici, all'interno del quale ci sono provvedimenti che verranno reiterati, come ad esempio l'ecobonus, per fare in modo che l'efficientamento energetico possa sempre aumentare nelle nostre città. Accanto a questo, ci saranno altre novità che presenteremo nei prossimi giorni”, annuncia il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti a Bologna nel corso del convegno 'L'ingegneria per l'Ambiente e il territorio e le nuove sfide della sostenibilità'.
“Siamo di fronte a dei cambiamenti climatici ormai evidenti”, spiega Galletti, “Vi è il bisogno di rivedere tutta la progettazione delle opere, che rischia di non essere più sufficiente con l'avvento dei cambiamenti climatici”.
Ma non è solo Galletti a far sperare in una proroga della misura. Già ad aprile di quest'anno, nel corso di un'audizione alla Camera dei Deputati, il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Graziano Delrio aveva dichiarato di volersi impegnare “nella prossima legge di Stabilità, a confermare le detrazioni fiscali e anche il più possibile ad allargare la platea dei beneficiari” dell'ecobonus.
Dichiarazioni che il ministro ha ribadito anche nel corso di un'intervista al Corriere della Sera, in cui Delrio si è spinto anche oltre, affermando che “non basta” la conferma del bonus fiscale del 65% per l'efficientamento energetico degli edifici, “va potenziato puntando non al singolo appartamento ma direttamente ai condomìni”.
“Ma servono strumenti nuovi”, dichiara Delrio. Come “il modello delle ESCo, le energy service company. All'inizio del lavori i condòmini non tirano fuori un euro e poi continuano a pagare la stessa bolletta di prima, anche se proprio grazie all'efficientamento dovrebbe essere più bassa: l'investimento viene fatto dall'impresa. Quel risparmio, mese per mese, viene incassato dalla ditta che ha fatto i lavori. È quello il suo guadagno insieme all'incentivo fiscale. Solo dopo qualche anno il prezzo scende anche per i condòmini. Così si investe, ma quasi senza accorgersene”.
Le ESCo sono in grado di fornire i servizi tecnici, commerciali e finanziari necessari per realizzare un intervento di efficienza energetica, assumendosi l’onere dell’investimento e il rischio di un mancato risparmio, a fronte della stipula di un contratto in cui siano stabiliti i propri utili.
Forte impulso alle ESCo è dato, anche a livello Ue, dalla direttiva 2012/27 sull'efficienza energetica, che contiene misure atte a promuovere e sviluppare il mercato dei fornitori di servizi energetici attraverso informazioni rivolte agli utenti sempre più chiare, sia sui contratti disponibili, sia sulle attività delle imprese fornitrici di servizi energetici (ESCo), attraverso la predisposizione di un elenco dei soggetti qualificati e certificati.