Tassazione imprese - entro gennaio la proposta di riforma Ue
Le proposte sul fisco, Iva compresa, sono state annunciate dal commissario agli Affari economici Moscovici durante un’audizione al PE
- Entrate - via allo sportello per operazioni Iva con estero
- Fisco - Parlamento Ue, rendere più equa la tassazione di impresa
Arriva, entro la fine di gennaio, un pacchetto di misure dedicato alla tassazione delle imprese in Europa. E’ l’annuncio che il commissario Ue agli Affari economici Pierre Moscovici ha dato ieri nel corso di un’audizione presso il Parlamento europeo. Il lavoro dell’Esecutivo Juncker non si chiude con le nuove norme sullo scambio automatico di informazioni. Sono previsti altri interventi, sul fronte dell’Iva e, soprattutto, su quello della creazione di una base imponibile comune alle società.
Il confronto in Parlamento
Le novità sono emerse nel corso del confronto che lunedì ha visto protagonisti i membri della commissione speciale Tax del Parlamento Ue e il commissione europeo per gli Affari economici, Pierre Moscovici. Insieme hanno affrontato una questione che è tra le grandi priorità dell’Esecutivo Juncker: nei mesi scorsi, infatti, Bruxelles ha già dedicato diversi interventi al problema delle multinazionali che, per aumentare i propri ricavi, sfruttano i buchi presenti nella tassazione dedicata dai Paesi membri alle imprese.
Secondo il commissario, il 2016 dovrà essere il grande anno della riforma fiscale dell’Ue. Bisognerà procedere con un’agenda ancora più fitta di quella del 2015, lavorando su fronti come la base imponibile comune per le società, che eliminerebbe molti dei problemi di difformità che attualmente ci sono tra i Paesi dell’Unione. “Vogliamo un fisco più giusto, efficace e trasparente”, ha detto il commissario.
I tempi previsti
Sul punto è già stato approvato un accordo sullo scambio automatico di informazioni in materia fiscale, da molti giudicato insoddisfacente. Per questo, bisogna andare oltre e la Commissione, nel mese di gennaio, presenterà un pacchetto “ambizioso” di misure per il contrasto all’evasione fiscale, che sarà una “pietra angolare” per il lavoro dell’Ue su questo fronte.
Si tratterà di un pacchetto “globale”, modellato sugli interventi fatti nei mesi scorsi dalla Commissione Juncker su altri fronti, ad esempio in materia di trasporto aereo. In altre parole, la materia sarà completamente aggiornata da una maxi riforma, sia attraverso misure di carattere normativo (come regolamenti e direttive) sia da misure di semplice indirizzo, come piani e linee guida.
Base imponibile comune, tempi più lunghi
Non ci sarà da subito la base imponibile comune alle società, per la quale manca ancora un accordo in seno alla Commissione. Il 2016, però, per Moscovici sarà l’anno “della rinascita di questa iniziativa”. In questo senso, la scadenza potrebbe non essere lontana, dal momento che la presidenza di turno dei Paesi Bassi condivide l’ambizione dell’Esecutivo Juncker di rilanciare questa idea.
Già nei primi sei mesi dell’anno, allora, potrebbe arrivare una proposta concreta in questo senso. “L’obiettivo finale è che ogni impresa paghi le imposte dove ha generato il suo profitto”, ponendo fine alle situazioni nelle quali si paga poco o non si paga nulla.
Interventi sull'Iva
Accanto a questo, e sempre in tempi stretti, arriverà una proposta di riforma dell’Iva. Secondo le parole di Moscovici, sarà “più completa possibile” e cercherà di risolvere i problemi legati all’imposta sul valore aggiunto, collegati anche in questo caso alle molte difformità presenti nei paesi membri dell’Ue.
“Ci stiamo già lavorando e la mia idea è che possa essere dibattuta entro il mese di marzo”.