Efficienza energetica – ENEA, accordi per agricoltura e musei
ENEA sigla due protocolli d'intesa, con Mipaaf e Mibact, per promuovere l'efficienza energetica in agricoltura e nei musei.
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Da un lato il settore agricolo, forestale e l’agroindustria, dall'altro il patrimonio culturale. Sono i settori al centro degli impegni assunti dall’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA) con i Ministeri delle Politiche agricole, alimentari e forestali e dei Beni, delle attività culturali e del turismo.
Efficienza energetica in agricoltura
Il primo protocollo d'intesa, firmato dal sottosegretario del Mipaaf Giuseppe Castiglione e il presidente di ENEA Federico Testa, intende promuovere l’efficienza energetica e l’utilizzo di fonti rinnovabili nel settore agricolo, forestale e nell’agroindustria, ottimizzando i consumi e migliorando i risparmi, in particolare delle attività a più alta intensità energetica.
Il protocollo prevede una collaborazione rafforzata fra ENEA e MiPAAF per migliorare l’efficienza energetica nel sistema agricolo-alimentare, diminuirne gli impatti ambientali e rafforzare il trasferimento di know-how e metodologie innovative, anche attraverso attività di informazione e comunicazione sui consumi di energia, in ambito nazionale e regionale.
L’ENEA, inoltre, collaborerà con il Ministero per sostenere l’introduzione di processi e tecnologie innovative per la realizzazione di impianti di produzione di energia rinnovabile, l’efficientamento di quelli esistenti e di progetti pilota; verrà inoltre promosso l’utilizzo efficiente di prodotti agricoli e agroindustriali a fini energetici e per la produzione di biometano e di biocarburanti da filiere nazionali.
Infine, il protocollo d'intesa prevede il supporto, da parte di ENEA e MIPAAF, a imprese ed enti di ricerca nazionali nella partecipazione a progetti europei e internazionali anche attraverso la costituzione di partenariati pubblico-privato e l’elaborazione di proposte progettuali.
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Tagliare la bolletta energetica di musei e palazzi storici
Check-up energetici, diagnostica e restauro laser, protezione antisismica: l’alta tecnologia per la conservazione e la valorizzazione del patrimonio culturale è al centro dell’intesa firmata dal ministro dei Beni e delle attività culturali Dario Franceschini e Federico Testa.
L’accordo - che avrà durata triennale - permetterà di avviare progetti per la valutazione dell’impronta energetica degli edifici storici e di individuare adeguati interventi di efficientamento energetico. Interventi che, secondo le stime fornite da ENEA, potrebbero abbattere fino al 30% i consumi per la climatizzazione e tagliare fino al 40% quelli per l’illuminazione grazie all’installazione di lampade a led e all’impiego di smart lighting.
Il complesso dei musei nazionali è tra i settori più energivori della Pubblica amministrazione, e paga ogni anno una bolletta energetica pari a circa 250 milioni di euro, con consumi in salita del 50% rispetto agli anni ’80. A gravare maggiormente sul fabbisogno di energia degli oltre 5mila luoghi della cultura italiani - tra musei, palazzi storici e aree archeologiche - sono soprattutto illuminazione, climatizzazione, sicurezza e ICT, servizi essenziali che vanno riprogettati per ridurre i consumi e garantire il massimo del comfort ambientale per una migliore conservazione e fruizione delle opere d’arte e delle strutture architettoniche stesse.
L’accordo ENEA-Mibact non riguarda solo interventi di efficienza e sistemi ICT per la gestione energetica dei beni artistici, ma anche la diffusione di tecnologie innovative per l’utilizzo di fonti rinnovabili, come il cosiddetto fotovoltaico “invisibile”, una sorta di pellicola integrabile nel complesso architettonico e paesaggistico, che potrebbe sfruttare l’elevato irraggiamento solare negli oltre 1.600 ettari di aree archeologiche, di cui l’80% al centro-sud.
Previste inoltre, attività di alta formazione e azioni di sensibilizzazione al risparmio energetico verso i dipendenti e chi usufruisce dei luoghi d’arte, che possono garantire un’ulteriore contrazione dei consumi dell’8%.
Sul fronte della protezione antisismica, l’ENEA utilizzerà sistemi non invasivi per valutare la vulnerabilità delle strutture architettoniche e delle opere d’arte, sia in esposizione che nel trasporto. È previsto inoltre l’utilizzo di modelli informatici per la stima dell’impatto sui monumenti dell’inquinamento atmosferico e della variazione climatica.
Infine, per cercare di superare uno dei principali ostacoli alla riqualificazione energetica dell’edilizia storica e monumentale, vale a dire la scarsità di risorse pubbliche, l’ENEA avrà anche il compito di supportare il Ministero nell’individuazione delle opportunità di finanziamento e incentivazione, come:
- il ricorso a società che effettuano gli interventi di efficienza energetica (Esco), assumendosi rischio e gestione dell’investimento;
- forme di partenariato pubblico-privato;
- finanziamento tramite terzi;
- conto termico;
- ecobonus;
- fondi nazionali e Ue.