Riforma PA – intesa su correttivo Testo unico societa' partecipate
Accordo in Conferenza Unificata sul correttivo al testo unico in materia di società a partecipazione pubblica
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Regioni, Anci e Upi hanno raggiunto un accordo sul correttivo al decreto legislativo n. 175 del 19 agosto 2016, contenente il Testo unico in materia di società a partecipazione pubblica, in vista dell'approvazione definitiva del dlgs da parte del Consiglio dei Ministri.
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A febbraio il Consiglio dei Ministri ha approvato in via preliminare lo schema di decreto correttivo al dlgs n. 175-2016, alla luce dei rilievi posti dalla Corte Costituzionale, che ha censurato il procedimento di attuazione della legge Madia sulla riforma della PA, stabilendo che i decreti legislativi attuativi devono essere adottati previa intesa in Conferenza unificata.
Per l'approvazione definitiva del correttivo in CdM serve quindi l'accordo in Conferenza unificata, che è stato però subordinato da Regioni, Comuni e Province ad alcune condizioni.
Tra gli emendamenti approvati rientrano:
- consentire alle amministrazioni pubbliche di partecipare (e non più solo di mantenere le partecipazioni già detenute) in società che producano servizi di interesse economico generale anche oltre l’ambito territoriale della collettività di riferimento, in deroga all’articolo 4, comma 2, lettera a) del Testo unico, purché si tratti di servizi economici di interesse generale a rete di cui all’articolo 3 bis, del D.L. 138/2011;
- prorogare al 30 settembre 2017 i termini per la ricognizione straordinaria e la razionalizzazione delle partecipate;
- disporre che ai fini della prima applicazione della soglia minima di fatturato si consideri la media del triennio 2017-2019 e, nelle more, in via transitoria, venga applicata la soglia di fatturato medio di 500mila euro;
- stabilire che per le società di cui all’articolo 4, commi 7 (gestione di spazi fieristici, organizzazione di eventi fieristici, gestione di impianti di trasporto a fune per la mobilità turistico-sportiva eserciti in aree montane) ed 8 (spin off e start up universitari) del TU le disposizioni relative alla ricognizione/razionalizzazione si applichino decorsi 5 anni dalla loro costituzione, fatte salve quelle già esistenti;
- chiarire in relazione illustrativa che la nozione di servizio di interesse generale comprende anche i servizi regolati da Autorità indipendenti, di cui alla legge n. 481 del 1995;
- prevedere che i poteri ispettivi di cui all’articolo 6 comma 3 del decreto-legge n. 95/2012 siano esercitati nei confronti delle sole società controllate da pubbliche amministrazioni.
In aggiunta a queste richieste di modifica, la Conferenza delle Regioni, l’ANCI e l’UPI chiedono al Governo di approfondire alcune questioni. Tra queste:
- la possibilità di nominare liquidatori di società partecipate dalle amministrazioni pubbliche dipendenti delle stesse amministrazioni, per consentire un'accelerazione delle procedure di razionalizzazione;
- la necessità di prevedere una specifica disciplina per le società partecipate operanti in territori marginali e svantaggiati, in particolare relativamente alle aree montane;
- la valutazione della particolare situazione della Regione Basilicata in relazione alle società produttrici di energia derivante da idrocarburi, partecipate dalla Regione e dai Comuni di riferimento, ai fini dell’inclusione di queste attività tra quelle ammesse.
Infine, al Governo si chiede di chiarire l’ambito soggettivo di applicazione del Testo unico, esplicitando la non applicabilità alle partecipazioni in piccole e medie imprese acquisite dalle società finanziarie in nome e per conto del socio Regione per sostenere lo sviluppo del territorio, senza finalità di stabile investimento.
> Testo unico partecipate - Documento approvato in Conferenza unificata
Photo credit: Ken Teegardin