Web tax - Consiglio europeo, serve regime fiscale per era digitale
Web tax, e-government, cibersicurezza, competenze digitali e fondi Ue. Le priorità del Consiglio europeo in tema di digitalizzazione.
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Partendo dagli esiti del Digital Summit di Tallinn del 29 settembre, il Consiglio europeo ha definito una serie di priorità per favorire la transizione dell'Europa al digitale, compresa la tassazione delle imprese dell'economia digitale con la web tax.
Web tax, necessaria per Europa digitale
L'introduzione della web tax nell'Ue è necessaria per favorire la creazione di un mercato unico maggiormente integrato, sottolineano i capi di Stato e di Governo, ribadendo di essere pronto a fare tutto il necessario per la digitalizzazione in Europa.
Attualmente le imprese che operano nel settore dell'economia digitale pagano un livello minimo di tasse, mettendo a repentaglio i principi di equità fiscale e la sostenibilità del modello economico e sociale dell'Unione.
E' quindi importante, spiegano le conclusioni del Consiglio europeo, garantire che tutte le imprese versino la quota di tasse che spetta loro - attraverso un regime fiscale efficace, equo ed adeguato all'era digitale - con l'obiettivo di assicurare la parità di condizioni a livello mondiale, in linea con i lavori attualmente in corso in seno all'OCSE.
Il Consiglio europeo, pertanto, invita i ministri dell'Ue a portare avanti l'esame della comunicazione della Commissione Ue sulla web tax e attende con interesse proposte adeguate da parte della Collegio dei commissari entro l'inizio del 2018.
Digitalizzazione, sfide e opportunità per l'Europa
Durante la riunione i capi di Stato e di governo dell'Unione si sono confrontati su altre misure che l'Ue può mettere in atto per cogliere le opportunità e affrontare le sfide poste dalla digitalizzazione.
Sul fronte della pubblica amministrazione, il Consiglio ribadisce l'importanza dell'e-government e della diffusione delle nuove tecnologie nel settore pubblico, chiedendo l'attuazione, da parte degli Stati membri, della dichiarazione ministeriale di Tallinn sull'e-government.
A livello normativo, occorre accelerare i lavori per portare a termine entro la fine del 2018 la strategia per il mercato unico digitale. Per quanto riguarda le infrastrutture, invece, l'Ue ha bisogno di una rete di comunicazioni di prima qualità, al fine di realizzare reti fisse e mobili ad altissima velocità (5G) in tutti gli Stati membri.
In materia di cibersicurezza, il Consiglio sottolinea l'importanza di un approccio comune in tutta l'Ue, intensificando gli sforzi per contrastare il terrorismo e la criminalità online. Per quanto riguarda l'istruzione e il mercato del lavoro, occorre investire nelle competenze digitali affinché tutti i cittadini europei abbiano le capacità e gli strumenti per orientarsi nell'era digitale.
Per sostenere le nuove forme di imprenditorialità e stimolare la trasformazione digitale dei settori produttivi e dei servizi, infine, serve uno sforzo risoluto in termini di investimenti, di ricerca e sviluppo.
Gli strumenti finanziari dell'Ue - come Horizon 2020, i fondi strutturali e d'investimento europei (SIE), il fondo europeo per gli investimenti strategici (FEIS) - possono contribuire a raggiungere questo obiettivo, ma per sostenere al meglio lo sviluppo di innovazioni pionieristiche secondo i leader Ue sono necessari finanziamenti e strutture adeguati.
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