Bilancio UE post 2020: incrementate le risorse per l'azione esterna
Previsti per il prossimo budget a lungo termine 123 miliardi di euro per l'azione esterna dell’UE. Bruxelles prevede una semplificazione della struttura di bilancio e maggiore flessibilità per affrontare le sfide mondiali.
> La proposta della Commissione per il bilancio UE 2021-2027
La Commissione europea ha presentato la proposta sul bilancio post 2020 per l’azione esterna. Lo stanziamento previsto per il settennato 2021-2027, pari a circa 123 miliardi di euro, servirà all’UE principalmente per:
- sostenere i Paesi partner nella loro trasformazione politica ed economica verso uno sviluppo sostenibile, la stabilità, la democrazia e nella lotta alla povertà,
- aiutare i Paesi del vicinato nell’avvicinamento economico al mercato unico UE,
- fornire assistenza in tutto il mondo in caso di emergenze umanitarie.
Le priorità della proposta di Bruxelles
Ecco nel dettaglio i principali elementi della proposta di budget per l’azione esterna:
- Aumento del 30% dei finanziamenti, dai 94,5 miliardi di euro dell’attuale settennato ai 123 miliardi per il periodo 2021-2027,
- Semplificazione delle procedure attraverso una riduzione del numero degli strumenti e l'inclusione del Fondo europeo di sviluppo nel bilancio UE,
- Maggiore flessibilità nella struttura di bilancio per agevolare l’utilizzo e il riutilizzo di fondi non utilizzati su base pluriennale e per consentire una gestione più snella delle risorse in funzione delle specifiche emergenze e circostanze,
- Maggiore trasparenza e controllo democratico nell’utilizzo dei fondi.
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I nuovi strumenti per l'azione esterna
La Commissione ha poi proposto nuovi strumenti per l'azione esterna UE:
- Lo Strumento di vicinato, sviluppo e cooperazione internazionale (Neighbourhood, Development and International Cooperation Instrument, NDICI). Con uno stanziamento di 89,2 miliardi di euro, lo strumento, ottimizzato rispetto a quello attuale, si baserà a sua volta su tre pilastri:
- pilastro geografico, focalizzato sull’area del Vicinato e sull'Africa subsahariana e orientato a sfide globali, quali: sviluppo umano, parità di genere, cambiamenti climatici, tutela ambientale, migrazione e sicurezza alimentare,
- pilastro tematico, che integrerà il pilastro geografico nel sostegno ai diritti umani e alla democrazia, alla società civile, alla stabilità e alla pace,
- pilastro di reazione rapida per reagire alle crisi, fornire aiuto umanitario, prevenire i conflitti e promuovere la resilienza di Stati, società, comunità e singole persone. - Un nuovo Strumento europeo per la sicurezza nucleare da 300 milioni di euro.
- Lo Strumento di assistenza preadesione (Instrument for Pre-Accession Assistance, IPA III), che con 14,5 miliardi di euro fornirà sostegno ai Paesi candidati (anche potenziali) all'adesione all'UE nel percorso di riforme verso gli standard UE.
- Lo Strumento per gli aiuti umanitari da 11 miliardi di euro, che servirà all’UE per fornire assistenza in base alla necessità e alle specifiche emergenze.
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Le altre risorse per cooperazione, pace e sicurezza
Risorse pari a 3 miliardi di euro saranno poi destinate al bilancio per la politica estera e di sicurezza comune, volta a reagire alle crisi e ai conflitti esterni e a sviluppare le capacità dei paesi partner e proteggere l'UE e i suoi cittadini.
Il capitolo della cooperazione con i Paesi e territori d’oltremare usufruirà di 500 milioni di euro per il sostegno e il rafforzamento dei legami economici, politici e culturali.
I restanti 4,5 miliardi di euro sono suddivisi tra margine di bilancio (3,2 miliardi di euro) e da altre voci del budget, come le sovvenzioni, la valutazione e le misure di audit per l'assistenza macrofinanziaria, oltre alle attività connesse alle organizzazioni internazionali e alle agenzie decentrate.
La proposta della Commissione prevede anche un quadro per gli investimenti per l'azione esterna, con un rafforzamento fino a 60 miliardi di euro. Lo strumento è volto ad attirare risorse finanziarie per lo sviluppo sostenibile dal settore privato, aumentandone la leva.
L'Alto rappresentante dell'Unione per gli Affari esteri e la Politica di sicurezza Federica Mogherini ha infine proposto di istituire uno Strumento europeo per la pace da 10,5 miliardi di euro, con risorse esterne al bilancio dell'UE. Lo strumento è volto a finanziare azioni con implicazioni militari o di difesa, che non possono quindi essere finanziate dal bilancio UE.
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