Green Economy, mobilita’ sostenibile - il programma del ministro Costa
Promozione della green economy e della mobilità sostenibile tramite incentivi fiscali, Fondo efficienza energetica ed economia circolare. Sono alcune delle parole chiave del programma che il ministro dell’Ambiente Sergio Costa ha illustrato in Senato.
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Si può definire un eco-programma quello che il ministro Sergio Costa ha illustrato il 5 luglio in commissione Ambiente del Senato. Un eco-programma fatto di sei sfide principali: lotta ai cambiamenti climatici, salvaguardia della natura, contrasto allo spreco di suolo, sicurezza del territorio, economia circolare ed azzeramento delle infrazioni UE.
Fondi rotativi e taglio della burocrazia ambientale
La leva per uno sviluppo diverso, basato sulla riduzione fino all’eliminazione dei fattori inquinanti, specialmente nel settore della mobilità. Un obiettivo che passa in primo luogo attraverso l’implementazione politiche verdi.
Non si tratta solo di “decarbonizzare” e “defossilizzare” produzione e finanza, ma di tagliare la burocrazia ambientale, implementare misure per incentivare l’efficientamento energetico degli edifici e di mettere mano ai fondi.
Quelli citati dal ministro sono innanzitutto i fondi rotativi per il supporto delle politiche pubbliche e degli investimenti, come ad esempio per l’elettrico pubblico. Inoltre, Costa intende rendere al più presto operativo il Fondo Nazionale per l’Efficienza Energetica.
Incentivi per veicoli elettrici
Quindi, il ministro passa alla mobilità sostenibile, punto fondamentale del suo programma. L’obiettivo è ridurre l’utilizzo di veicoli a diesel e benzina supportando incentivi all’acquisto di veicoli ibridi ed elettrici e alla mobilità sostenibile.
Allo stesso tempo, per far sì che le auto elettriche si diffondano capillarmente sul territorio, è necessario mettere a punto “infrastrutture più adeguate” rafforzando la “presenza sul territorio del sistema di infrastrutture di ricarica dei mezzi elettrici e ibridi”.
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E ancora, il ministro intende incentivare lo sviluppo delle reti ciclabili, del bike sharing ed ammodernare le linee ferroviarie locali.
Economia circolare: PA plastic free, rifiuti, amianto
L’aveva annunciato nei giorni scorsi, lanciando la campagna Plastic Free, con cui si è impegnato affinché il suo dicastero sia libero dalla plastica, specialmente monouso, entro il 4 ottobre 2018; l’ha ribadito nel corso dell’audizione in Senato sottolineando l’importanza di “azioni che si collochino in una strategia di economia circolare, anziché lineare, con l’obiettivo di medio-lungo periodo di rifiuti zero e di una revisione del ciclo dei rifiuti e delle misure anti-inquinamento”.
“La sfida culturale con cui i cittadini sono chiamati a misurarsi mette in discussione i parametri sociali ed economici della contemporaneità: per questo deve essere sostenuta e accompagnata da scelte di politiche pubbliche misurate, capaci di guidarli e sensibilizzarli in maniera non coercitiva. Le pubbliche amministrazioni devono essere da esempio di sostenibilità e di cultura ambientale per fornire ai cittadini una guida e un modello di riferimento”, ha dichiarato.
Ma oltre alla campagna per mettere al bando la plastica, in tema di economia circolare il ministro indica una serie di azioni:
- progettazione di beni e fiscalità premianti per chi produce beni riciclabili e riutilizzabili;
- ricorso alla raccolta domiciliare;
- azioni contro lo spreco alimentare;
- realizzazione di centri di riparazione e riuso dei beni utilizzati;
- introduzione della banca dell’Usato.
Allo stesso tempo, il dicastero intende rivedere il ciclo dei rifiuti anche nel senso della circolarità economica. Tra le azioni in programma, inoltre, anche una riforma della normativa sull’amianto, con specifiche agevolazioni per le attività di bonifica e individuazione dei siti di trattamento in accordo con le Regioni e il rafforzamento delle azioni a supporto di soggetti pubblici e privati per incentivare gli interventi di Bonifica Amianto – Fondo Progettazione e Credito d’Imposta.