Batterie - Bruxelles prova a recuperare il ritardo accumulato
Mentre a livello globale si inasprisce la lotta per accaparrarsi le materie prime per produrre le batterie (delle auto elettriche, e non solo), l’UE cerca di non restare indietro. E lancia due call per le batterie del futuro.
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“Lo sviluppo di una catena di valore nella produzione delle batterie in Europa non è solo una condizione preliminare per impedire una maggiore dipendenza tecnologica dai nostri concorrenti globali”, sosteneva, qualche mese fa, il commissario UE per l'Unione dell'energia Maros Sefcovic.
Ma mentre a livello globale si sommano investimenti e azioni per individuare e produrre le batterie del futuro, l’Europa continua ad accumulare ritardo. Solo per avere un’idea del distacco accumulato, basti pensare che Pechino ha annunciato nei giorni scorsi l’avvio di un programma pilota per riciclare le batterie al litio dei veicoli elettrici, dimostrando così di poter contare una filiera industriale già consolidata.
Non è quindi un caso se fra le pieghe dell’aggiornamento dei work programme di Horizon 2020, Bruxelles ha inserito due call dedicate proprio allo storage.
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Call Future and Emerging Technologies
La prima call - che può contare su un budget indicativo di 500mila euro dedicata alle batterie, si aprono dal 26 luglio per chiudersi il 6 novembre 2018 - si inquadra nell’ambito delle iniziative Future and Emerging Technologies (FET).
Obiettivo del bando è coordinare e mettere in collegamento gli sforzi delle comunità europee accademiche ed industriali per mettere a punto una tabella di marcia per la ricerca nelle tecnologie radicalmente nuove per lo stoccaggio di energia elettrochimica. Un settore fondamentale per lo sviluppo di un'industria europea di livello mondiale e per rispondere alle esigenze di molti settori, tra cui la mobilità elettrica e lo stoccaggio delle energie rinnovabili.
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114 milioni per ricerca e innovazione: verso la batteria del futuro
Parallelamente, la Commissione ha aggiornato anche il programma di lavoro per i settori energia e trasporti, inserendo una call trasversale da 114 milioni di euro.
Obiettivo finale delle call è far sì che l’Europa trovi soluzioni avanzate e competitive nel settore dello storage. Al di là della ricerca negli ambiti dell’elettrochimica e dei nuovi materiali per le batterie (ioni di litio, post-litio…), la call si concentra sull’intero ciclo di vita delle batterie elettriche, dall’accesso alle materie prime alle nanotecnologie per la modellistica, arrivando al riciclaggio
I topic in cui si articola la call, sette in tutto, coprono un vasto spettro di attività:
- Strongly improved, highly performant and safe all solid state batteries for electric vehicles;
- Strengthening EU materials technologies for non-automotive battery storage;
- Modelling and simulation for Redox Flow Battery development;
- Advanced Redox Flow Batteries for stationary energy storage;
- Research and innovation for advanced Li-ion cells (generation 3b);
- Li-ion Cell Materials & Transport Modelling;
- Network of Li-ion cell pilot lines.
I primi sei topic rappresentano azioni per la ricerca e l’innovazione (Research & innovation actions - RIA), cui possono partecipare almeno tre persone giuridiche indipendenti l'una dall'altra, di un diverso Stato membro dell'UE o di un paese associato a Horizon 2020.
Nel caso invece dell’ultimo topic, trattandosi di un’azione di coordinamento e supporto (CSA), possono presentare domanda almeno un soggetto giuridico stabilito in uno Stato membro dell'UE o nel paese associato a Horizon 2020.
Le domande possono essere inviate a partire dal 24 gennaio al 25 aprile 2019.