CdM: ok a Nota di aggiornamento al DEF, deficit al 2,4 per cento
Raggiunta l'intesa sul deficit per il 2019, il Consiglio dei Ministri ha approvato la Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza (NaDef) 2018.
> Ponte Genova - dal CdM misure speciali per imprese e cittadini
Via libera del Consiglio dei Ministri alla Nota di aggiornamento al Def, il Documento di economia e finanza, che, dopo un lungo negoziato all'interno del Governo, prevede ora il livello di indebitamento al 2,4%.
Nota di aggiornamento al DEF
Il programma di politica economica e finanziaria del Governo illustrato nella NaDef è coerente con il contratto di Governo e con la risoluzione parlamentare sul Def 2018 approvata il 19 giugno scorso, si legge in un nota del CdM.
I punti principali sono:
- la cancellazione degli aumenti dell’Iva previsti per il 2019;
- l’introduzione del reddito di cittadinanza, con la contestuale riforma e il potenziamento dei Centri per l’impiego;
- l’introduzione della pensione di cittadinanza;
- l’introduzione di modalità di pensionamento anticipato per favorire l’assunzione di lavoratori giovani (superamento della legge Fornero);
- la prima fase dell’introduzione della flat tax tramite l’innalzamento delle soglie minime per il regime semplificato di imposizione su piccole imprese, professionisti e artigiani;
- il taglio dell’imposta sugli utili d’impresa (Ires) per le aziende che reinvestono i profitti e assumono lavoratori aggiuntivi;
- il rilancio degli investimenti pubblici attraverso l’incremento delle risorse finanziarie, il rafforzamento delle capacità tecniche delle amministrazioni centrali e locali nella fase di progettazione e valutazione dei progetti, nonché una maggiore efficienza dei processi decisionali a tutti i livelli della pubblica amministrazione, delle modifiche al Codice degli appalti e la standardizzazione dei contratti di partenariato pubblico-privato;
- un programma di manutenzione straordinaria della rete viaria e di collegamenti italiana a seguito del crollo del ponte Morandi a Genova, per il quale, in considerazione delle caratteristiche di eccezionalità e urgenza degli interventi programmati, si intende chiedere alla Commissione europea il riconoscimento della flessibilità di bilancio;
- politiche di rilancio dei settori chiave dell’economia, in primis il manifatturiero avanzato, le infrastrutture e le costruzioni;
- lo stanziamento di risorse per il ristoro dei risparmiatori danneggiati dalle crisi bancarie.
Fatturazione elettronica negli appalti pubblici
Tra gli altri provvedimenti approvati dal Consiglio dei Ministri vi è il decreto legislativo per l'attuazione della direttiva 2014/55/UE relativa alla fatturazione elettronica negli appalti pubblici. Il provvedimento, per ora approvato in esame preliminare, introduce disposizioni in merito all’obbligo di fatturazione elettronica nei confronti delle “amministrazioni pubbliche” e nei confronti delle “amministrazioni autonome”.
In particolare, il decreto introduce l’obbligo di ricevere ed elaborare le fatture elettroniche emesse per contratti pubblici di appalto, che siano conformi allo standard europeo degli appalti pubblici.
Le nuove norme, non prevedendo alcuna soglia, si applicano a tutte le fatture dirette alla pubblica amministrazione.
> Legge Bilancio - subappalti, obbligatoria fattura elettronica tra privati