Bilancio europeo 2019: via libera ad accordo Parlamento UE-Consiglio
La plenaria del Parlamento europeo ha approvato, con 451 voti in favore, 142 voti contrari e 78 astensioni, l'accordo raggiunto con il Consiglio sul bilancio UE 2019.
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Via libera dell'Aula di Strasburgo al bilancio UE 2019. "L'anno prossimo i cittadini europei, le nostre istituzioni e i nostri comuni, i nostri organismi di ricerca, i giovani, le imprese e le PMI, quelle che innovano, avranno a disposizione molte più risorse. Saremo in grado di proteggere meglio l'ambiente, combattere il cambiamento climatico o affrontare la migrazione", ha dichiarato il relatore principale per il Parlamento UE, Daniele Viotti (S&D).
"15 anni fa, il bilancio era ancora all'1,2% del reddito nazionale lordo dell'UE (RNL), ora siamo allo 0,9%. Mentre il 30-50% dell'RNL è speso a livello nazionale, l'UE è rimasta ben al di sotto dell'1%. Abbiamo realizzato risparmi nell'area dei fondi di pre-adesione per la Turchia, ma anche in altre aree, come i costi di costruzione. Ciò dimostra che - nei negoziati - il denaro dei contribuenti viene utilizzato con attenzione”, ha dichiarato Paul Rübig (PPE), relatore per le altre sezioni.
"Questo bilancio è al servizio degli europei, dei giovani, dell'innovazione, dell'occupazione, della sicurezza e della difesa. Abbiamo fornito risposte su due priorità principali. Per quanto riguarda la ricerca, siamo riusciti a stanziare altri 150 milioni di euro, quasi l'11% in più rispetto al 2018, per preparare il futuro dell'Europa. Su Erasmus, che ci sta tanto a cuore, siamo riusciti ad aggiungere 240 milioni di euro. Questo è l'ultimo bilancio della legislatura. Dei cinque bilanci che abbiamo negoziato con il Consiglio, credo sia quello che meglio risponde alle aspettative del Parlamento. Questa è una vittoria, mi auspico, per l'Europa”, ha dichiarato il presidente della commissione per i bilanci, Jean Arthuis (ALDE).
Le cifre del bilancio UE 2019
Dopo il fallimento della procedura di conciliazione, che si è chiusa il 19 novembre senza risolvere le divergenze tra Parlamento europeo e Consiglio, la Commissione UE ha presentato una nuova proposta per il bilancio 2019, con impegni per 165 miliardi di euro e pagamenti per 148 miliardi. In questo modo l'Esecutivo UE puntava a facilitare un compromesso tra le due istituzioni, dal momento che il Consiglio si era espresso per impegni pari a 164,1 miliardi e pagamenti per 148,2 miliardi, contro i 166,34 miliardi in impegni e i 149,3 miliardi in pagamenti chiesti dal Parlamento.
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L'accordo raggiunto la scorsa settimana da Parlamento e Consiglio e confermato oggi dalla plenaria del PE prevede 165,8 miliardi di stanziamenti di impegno e 148,2 miliardi di stanziamenti di pagamento e si basa sul presupposto che il Regno Unito, dopo il suo recesso dall'Unione europea previsto per il 30 marzo 2019, continui a contribuire e a partecipare all'esecuzione del bilancio UE fino alla fine del 2020, come se fosse ancora uno Stato membro.
Le parti hanno concordato che quasi la metà dei fondi – circa 80,5 miliardi in stanziamenti di impegno – sia destinata a stimolare l'economia, l'occupazione e la competitività in Europa, tramite l'aumento degli stanziamenti rispetto al 2018 per Horizon 2020 (12,3 miliardi), Connecting Europe Facility (3,8 miliardi) e per i fondi strutturali e d'investimento europei (57,2 miliardi).
A sostegno dei giovani, inoltre, 2,8 miliardi di euro saranno destinati all'istruzione tramite Erasmus+ (il 20% in più rispetto al 2018), mentre 143 milioni andranno al Corpo europeo di solidarietà e altri 350 milioni di euro saranno resi disponibili mediante l'Iniziativa a favore dell'occupazione giovanile, che finanzia il programma Garanzia Giovani.
Previste risorse supplementari per la guardia di frontiera e costiera europea, l'Agenzia dell'UE per l'asilo e altre agenzie che operano nel settore delle frontiere e dei visti e per lo strumento per i rifugiati in Turchia.
“Il prossimo obiettivo è il nostro bilancio a lungo termine per il periodo dopo il 2020 - ha commentato il commissario per il Bilancio e le risorse umane, Günther H. Oettinger - e mi auguro che lo spirito costruttivo e il pieno coinvolgimento di tutte e tre le istituzioni che hanno contrassegnato i negoziati per il bilancio 2019 saranno mantenuti nelle trattative a venire”.
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