Moratoria ABI: dal 2009 ad oggi liquidita' aggiuntiva per 25 miliardi
Sono oltre 490mila le piccole e medie imprese che dal 2009 a ottobre del 2018 hanno beneficiato delle iniziative a sostegno dell'accesso al credito messe in campo dalle banche, con il coordinamento dall’ABI.
> Nuovo Accordo per il Credito – moratoria finanziamenti anche nel 2019
Dall'Avviso comune dell'agosto 2009 ad ottobre di quest'anno, 491.041 PMI hanno usufruito delle iniziative dell'Associazione Bancaria Italiana (ABI) per sostenere la disponibilità di credito. A queste si è aggiunta nelle scorse settimane la firma del nuovo Accordo per la sospensione e l'allungamento dei finanziamenti alle piccole e medie imprese, che entrerà in vigore dal 1° gennaio 2019.
Gli interventi ABI per l'accesso al credito
L’azione di intervento si è sviluppata lungo direttrici concretizzate in cinque fasi:
- fornire respiro finanziario alle imprese in difficoltà (Avviso comune – agosto 2009);
- individuare nuove misure in favore delle imprese sane, e con prospettive di crescita, finalizzate al riequilibrio della struttura finanziaria e all’ampliamento dell’accesso al credito (Accordo per il credito alle PMI – febbraio 2011);
- assicurare la disponibilità di adeguate risorse finanziarie alle PMI che, pur registrando tensioni sul fronte della liquidità, presentavano comunque prospettive economiche positive (Nuove misure per il credito alle PMI – febbraio 2012);
- riproporre le misure di sospensione e allungamento dei finanziamenti analoghe a quelle messe in campo con le “Nuove misure per il Credito alle PMI” per le imprese con una temporanea tensione finanziaria generata dalla congiuntura economica riscontrabile, ad esempio per riduzione del fatturato o del margine operativo rispetto al fatturato, aumento dell'incidenza degli oneri finanziari sul fatturato, riduzione della capacità di autofinanziamento aziendale. Prevista anche la concessione di finanziamenti di ammontare proporzionale all’aumento dei mezzi propri realizzati dall’impresa (Accordo per il credito – luglio 2013);
- proseguire lungo questa stessa linea tramite l’Accordo per il credito 2015 tra l’ABI e le Associazioni di rappresentanza delle imprese.
Complessivamente la formula della sospensione delle rate dei finanziamenti ha riguardato 462.025 PMI per un debito residuo di 126,3 miliardi di euro e una maggior liquidità a disposizione delle imprese pari a 25 miliardi di euro. Le opportunità di allungamento del piano di ammortamento, invece, hanno interessato 29.016 PMI, per un totale di 8 miliardi di euro di debito residuo.
La nuova moratoria per le PMI
Il nuovo Accordo, firmato a novembre 2018 dall’ABI e dalle altre Associazioni d’impresa, prevede:
- sospensione, per un periodo massimo di 12 mesi, del rimborso della quota capitale dei finanziamenti, anche perfezionati tramite il rilascio di cambiali agrarie e nella forma tecnica del leasing (In questo secondo caso, la sospensione riguarda la quota capitale implicita dei canoni di leasing);
- allungamento della scadenza dei finanziamenti fino al massimo del 100% della durata residua del piano di ammortamento (per i finanziamenti a breve termine e il credito agrario di conduzione l'allungamento è previsto per un periodo massimo pari, rispettivamente, a 270 giorni e 120 giorni).
I beneficiari della moratoria sono le micro, piccole e medie imprese operanti in Italia, appartenenti a tutti i settori, che al momento della presentazione della domanda risultino in bonis, vale a dire che non abbiano posizioni debitorie classificate dalla banca finanziatrice come esposizioni non performing ripartite nelle categorie sofferenze, inadempienze probabili, esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate.
Le richieste possono essere presentate dalle imprese alle banche aderenti all'Accordo a partire dal 1° gennaio 2019 e fino al 31 dicembre 2020, in relazione a finanziamenti in essere al 15 novembre 2018. L’elenco è pubblicato sul sito dell’Associazione Bancaria Italiana.
Fino al 31 dicembre 2018, le imprese potranno comunque continuare a presentare domande di sospensione/allungamento dei finanziamenti secondo le previsioni contenute nell’Accordo per il credito 2015, con riferimento esclusivamente a finanziamenti in essere al 31 marzo 2015.