Lazio - 656 milioni per anziani, disabili e poveri
La Regione Lazio approva il piano sociale ‘Prendersi cura, un bene comune’: 656 milioni di euro a disposizione tra risorse statali, regionali e fondi europei.
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Approvato dal Consiglio regionale del Lazio il piano sociale ‘Prendersi cura, un bene comune’, che intende razionalizzare, consolidare e migliorare il sistema integrato dei servizi e degli interventi sociali e socio-sanitari in tutta la Regione.
Il piano può contare su uno stanziamento totale di 656 milioni di euro per il triennio 2019-2021: di questi, 524 milioni di euro a valere su risorse statali e regionali per le politiche sociali, cui si aggiungono 132 milioni di fondi europei del POR FSE.
Previste misure specifiche per l’infanzia e i minori, la disabilità, gli anziani, le famiglie e la genitorialità, i soggetti a rischio di esclusione, come i migranti e i detenuti, le donne vittime di violenza.
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Il Piano prevede in particolare:
- maggiori risorse per il superamento della povertà;
- il potenziamento dei servizi per le persone anziane, in particolare quelli di semiresidenzialità e di assistenza domiciliare (con il conseguente potenziamento della figura del caregiver, delle strutture residenziali, semi-residenziali e dei centri di accoglienza);
- il potenziamento dei servizi per le persone con disabilità, con l’obiettivo di superare l’isolamento e l’emarginazione;
- interventi a favore di minori a rischio, supportando maggiormente le famiglie affidatarie e incentivando la rete dei Centri famiglia.
“Il Piano sociale era atteso dai cittadini sin dal 2000 ed è frutto di un lavoro corale portato avanti anche in commissione e che ci ha consentito di raggiungere il traguardo in pochi mesi”, dichiara Alessandra Troncarelli, assessore alle politiche sociali.
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“La centralità della persona e del suo benessere ne hanno guidato la stesura. Lo scopo è creare le condizioni per assicurare un facile e omogeneo accesso alle prestazioni sociali e sociosanitarie di qualità, così da favorire l’inclusione sociale e pari opportunità per tutti. Il Piano è uno strumento dinamico con durata triennale e i risultati saranno monitorati e valutati periodicamente per un maggiore incidenza sul territorio della Regione Lazio”, ha concluso Troncarelli.