Pre-commercial procurement: accordo MISE-AGID da 50 milioni
L’Agenzia per l’Italia Digitale (AGID) sarà la stazione appaltante per i bandi di pre-commercial procurement con cui saranno selezionati progetti capaci di rispondere ai fabbisogni di innovazione delle pubbliche amministrazioni. A supporto dell’intesa un budget di 50 milioni.
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L’obiettivo dell'intesa, presentata ieri a Napoli nel corso del roadshow “Gestire la domanda pubblica come leva di innovazione”, organizzato da AGID, Confindustria, Conferenza delle Regioni e Itaca, è quello di migliorare l’efficienza e l'efficacia dei servizi delle PA attraverso l’impiego del pre-commercial procurement.
Si inizia con la smart mobility, che sarà il tema del primo bando finanziato a valere sui 50 milioni dell’accordo e i cui contenuti sono stati anticipati nel corso dell’evento a Napoli.
L’intesa sugli appalti innovativi tra AGID e MISE
L’accordo tra l’Agenzia e il Ministero fa seguito al decreto del MISE del 31 gennaio 2019 con cui veniva creato un fondo di 50 milioni di euro per sostenere la diffusione e l’impiego in Italia dei bandi di pre-commercial procurement.
In tale contesto all’AGID sono state attribuite due macro funzioni.
In primo luogo l’Agenzia, assieme al MISE, si occuperà della mappatura dei fabbisogni di innovazione delle PA dislocate sui territori, secondo un approccio bottom-up. Sulla base dei fabbisogni emersi, saranno poi predisposti i bandi di gara a cui potranno partecipare le imprese, i centri di ricerca e le start up,
La seconda funzione attribuita all’AGID riguarda tutto il ciclo di vita del bando di gara, dalla sua definizione, fino alla selezione dei progetti e alla loro gestione.
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Il bando sulla smart mobility
Il bando “Fabbisogno di mobilità e specificità territoriali” sarà la prima procedura finanziata grazie al Fondo da 50 milioni di euro e riguarderà la smart mobility.
Obiettivo della procedura è il miglioramento della vivibilità delle città italiane grazie alla diminuzione del traffico dei veicoli e all’abbattimento dei livelli di inquinamento tramite l’adozione, ad esempio, di soluzioni di interscambio modale tra mezzi ad ingombro ridotto e alta capacità, con l’obiettivo finale di offrire valide alternative all’utilizzo dei mezzi privati.
Inoltre, nella selezione dei progetti, sarà dato risalto a quelle soluzioni capaci di coniugare assieme l’efficacia e la qualità della mobilità, nel rispetto però del patrimonio storico-architettonico-paesaggistico delle città italiane di piccole e grandi dimensioni.
L’obiettivo ultimo del bando sarà quello di fare dell’Italia e dei sui centri abitati dei veri e propri laboratori avanzati sul tema della mobilità intelligente di persone e merci.
Grazie al bando, le pubbliche amministrazioni potranno dunque beneficiare di soluzioni avanzate, ad oggi non presenti sul mercato, ma che dovrebbero essere in grado di dare risposte utili e, al contempo, stimolare in Italia i processi di ricerca e sviluppo sul tema smart mobility.
Al bando potranno partecipare imprese, startup e centri di ricerca per la copertura dei costi legati alle attività di ricerca e sviluppo, prototipazione e sperimentazione.
La misura si integra al pacchetto di strumenti a sostegno della mobilità intelligente, come l'ecobonus per auto e moto, gli incentivi per le colonnine di ricarica o il pacchetto sperimentale per la micro mobilità urbana.
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