Legge di delegazione europea 2018: le misure per energia e ambiente
Dall’economia circolare all’end of waste, passando per la prestazione energetica nell'edilizia e l'efficienza energetica. Sono alcuni dei temi della legge di delegazione europea 2018, approvata in via definitiva, con cui l’Italia recepisce le direttive e altri atti dell’UE.
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Una buona fetta della Legge di delegazione europea 2018 include una serie di misure per i settori energia e ambiente. Ecco cosa prevede il testo, con cui il Paese recupera il ritardo accumulato nel recepimento di un gruppo di direttive europee.
"Adesso subito al lavoro sulla legge 2019. Il mio obiettivo è ridurre al più presto il numero delle infrazioni e di portare l'Italia tra i paesi virtuosi in tema di adeguamento alle direttive, evitando così sanzioni onerose per lo Stato", ha dichiarato il ministro per gli Affari Europei Vincenzo Amendola, dopo l'approvazione definitiva alla Camera dei Deputati.
Economia circolare ed End of Waste: cosa prevede la legge di delegazione europea
L’articolo 15 del provvedimento riguarda una delle misure previste dal pacchetto sull'economia circolare, relativa ai criteri di ammissibilità in discarica dei rifiuti. La direttiva stabilisce che, entro il 2030, non siano ammessi in discarica rifiuti riciclabili e che, entro il 2035, sia ammesso in discarica solo il 10% del totale dei rifiuti urbani prodotti.
La delega prevede anche l'adozione di una nuova disciplina organica in tema di utilizzazione dei fanghi.
Interviene sempre sul tema rifiuti l’articolo successivo per l'attuazione delle direttive UE n. 851/2018 in materia di rifiuti e 852/2018 in materia di imballaggi e rifiuti di imballaggio. L'articolo reca in particolare princìpi e criteri direttivi specifici, volti a favorire la riduzione del riciclaggio e il superamento del sistema di tracciabilità dei rifiuti (SISTRI).
Tra i criteri di delega si prevede l'incentivazione di pratiche di compostaggio di prossimità come quello domestico e di comunità, al fine di garantire il raggiungimento dei nuovi obiettivi in materia di raccolta e di riciclo dei rifiuti urbani.
Proprio l’articolo 16 contiene un importante passaggio relativo all’End of Waste: si prevede infatti di riformare la disciplina della cessazione della qualifica di rifiuto.
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Le novità per RAEE e pannelli fotovoltaici
L’articolo 14 interviene in materia di veicoli fuori uso, rifiuti di pile e accumulatori, e di rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE), prevedendo il miglioramento della gestione del ciclo dei rifiuti e, in particolare, della qualità del flusso informativo dagli Stati membri alle autorità europee.
Oltre a introdurre misure per promuovere e semplificare tali sistemi, le legge di delegazione europea intende anche armonizzare il sistema di gestione dei rifiuti di pile e accumulatori con quello dei RAEE, valutando la possibilità di realizzare un sistema unico di gestione.
Inoltre, si delega il Governo a prevedere misure che favoriscano il ritiro, su base volontaria, "uno contro zero" dei piccolissimi rifiuti RAEE da parte di distributori che non vendono apparecchiature elettriche ed elettroniche, che solitamente vengono gettati nell'ambito dei rifiuti indifferenziati.
Lo stesso articolo include misure relative al fine vita dei pannelli fotovoltaici incentivati immessi sul mercato prima del 12 aprile 2014, prevedendo il coinvolgimento dei sistemi individuali e collettivi.
EPBD ed efficienza energetica: verso il recepimento delle direttive UE
All’articolo 23 e all’allegato A del provvedimento figurano i criteri di attuazione di due direttive UE contenute nel cosiddetto Pacchetto Energia. Si tratta delle normative sulla prestazione energetica nell'edilizia e sull’efficienza energetica.