Coronavirus: intesa BEI-OMS per aiutare paesi Africa
Nasce una nuova collaborazione tra l'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) e la Banca europea per gli investimenti (BEI) per rafforzare la salute pubblica, la fornitura di attrezzature essenziali e gli investimenti in trattamenti d’igiene nei paesi più vulnerabili alla pandemia di Covid-19. Focus particolare sui sistemi sanitari nei Paesi più deboli dell'Africa.
> MES, SURE, BEI e Recovery Fund: la risposta UE allo shock economico
Potrà contare su 1,4 miliardi di euro la nuova partnership tra l'agenzia sanitaria delle Nazioni Unite e la più grande banca pubblica internazionale del mondo, risorse che contribuiranno ad aumentare la resilienza del sistema sanitario del continente africano per ridurre l'impatto delle future pandemie.
"Combinare l'expertise in materia di salute pubblica dell'OMS con le capacità finanziarie della BEI fornirà una risposta più efficace al Covid-19 e ad altre sfide urgenti in materia di salute", ha affermato il dottor Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell'OMS.
La risposta congiunta delle due organizzazioni potrà avvalersi, inoltre, dello EU Malaria Fund, attivo dal 2002 come risultato della collaborazione tra istituzioni pubbliche e donatori privati, impegnato soprattutto nella lotta ad Aids e tubercolosi in Africa.
"Il mondo sta affrontando una serie di shock economici, sociali e sanitari senza precedenti. L'accordo BEI-OMS permetterà di aiutare quelle comunità più esposte al rischio ora e al tempo stesso permetterà di costruire e proteggere sistemi sanitari migliori per le emergenze future", ha spiegato Werner Hoyer, presidente del Gruppo Bei.
> Coronavirus: BEI-CEPI, accordo per finanziare nuovi vaccini
BEI-OMS: sforzi comuni in Africa
La partnership avrà una portata complessiva pari a 1,4 miliardi di euro e, grazie ai sistemi di garanzie della BEI, potrà semplificare le procedure per l’acquisto di beni necessari al contenimento del coronavirus.
Queste risorse finanziarie, che saranno liberate nel breve periodo, verranno impiegate per sostenere i sistemi sanitari degli stati di reddito medio o basso e garantire la possibilità di acquisto centralizzato di attrezzatura medica e equipaggiamento protettivo a livello centrale.
La prima fase della collaborazione vedrà investimenti per la salute pubblica in dieci paesi africani.
Più ambiziosi, invece, gli obiettivi sul medio e lungo termine della partnership, che si propone di accelerare i processi istituzionali per arrivare a una copertura sanitaria universale e al superamento dei fallimenti del mercato in ambito sanitario. Per raggiungere questo risultato, saranno messi a disposizione 5,2 miliardi di euro come parte del piano dell’Unione europea per il contrasto al Covid-19 al di fuori del territorio dell’Unione.
Le due organizzazioni collaboreranno inoltre a:
- un'iniziativa di finanziamento per affrontare le barriere agli investimenti che ostacolano lo sviluppo di nuovi trattamenti antimicrobici e la relativa diagnostica. Si dovrà coprire la cifra orientativa di un miliardo di euro necessari per fornire soluzioni a medio termine circa il tema della alla resistenza antimicrobica;
- rafforzare il sostegno al Fondo europeo per la malaria, con una nuova iniziativa pubblico-privata da 250 milioni di euro destinata a far fronte alle carenze del mercato e alla ricerca di un trattamento antimalarico efficace.
- nel contesto della pandemia di Covid-19, la BEI sta valutando oltre 20 progetti nel campo dello sviluppo, della diagnostica e del trattamento dei vaccini, portando a potenziali investimenti nel range di 700 milioni di euro.
> Coronavirus: BEI, 5 miliardi per imprese e tecnologie mediche