Expo Dubai slitta al 2021
E’ ufficiale. Dopo le Olimpiadi di Tokyo, infatti, anche Expo Dubai 2020 viene rinviato di un anno. A riferirlo gli organizzatori che rendono note le nuove date. L’esposizione universale si svolgerà infatti dal 1° ottobre 2021 al 31 marzo 2022.
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Viene posticipato di un anno Expo Dubai, il grande evento che si sarebbe dovuto aprire questo ottobre e concludersi ad aprile 2021. L’emergenza coronavirus, invece, ha costretto gli organizzatori della manifestazione a cambiare i propri piani, posticipando di un anno l’Expo che segue quello organizzato a Milano nel 2015.
Il Bureau International des Expositions, l’organismo inter-governativo che organizza le Esposizioni Universali, ha infatti annunciato che è stata superata la maggioranza qualificata di due terzi dei Paesi membri, necessaria per il rinvio richiesto il mese scorso dal Governo degli Emirati Arabi Uniti. Le votazioni proseguiranno comunque fino al 29 maggio, ma intanto l’Italia ha confermato la propria presenza.
Per l’Italia sarà un’occasione di rilancio
Davanti allo slittamento di un anno dal Commissario generale per la partecipazione dell'Italia, Paolo Glisenti, arrivano comunque parole di ottimismo. La manifestazione, infatti, “sarà un’occasione irripetibile di rilancio dell’export, ma anche di attrazione di investimenti nel nostro Paese”, soprattutto per un mondo che a quel punto - si spera - sarà riuscito a mettersi la pandemia alle spalle.
Se non fosse stato posticipato, invece, Expo Dubai sarebbe stato probabilmente un flop. I visitatori previsti infatti sono oltre 25 milioni, numeri che sicuramente con la pandemia ancora in atto non si sarebbero manifestati.
Certo lo slittamento di un anno e il coronavirus impongono di ripensare in parte la partecipazione del nostro Paese alla manifestazione. Infatti, anche se il tema dell’Expo resta lo stesso (Connecting Minds, Creating the Future, collegare le menti, creare il futuro), chiaramente la pandemia competerà un ripensamento parziale dei contenuti che il nostro Paese metterà in mostra nel Padiglione Italia, per capitalizzare ad esempio i processi di innovazione che il virus ci ha costretto ad attuare.
Nonostante il cambiamento di date, comunque, Glisenti conferma di star “ricevendo conferme da tutti per la partecipazione nel 2021, con proposte attive su come rivedere il progetto”.
Ma non solo. Il Commissario italiano, infatti, comunica che si stanno “anche raccogliendo nuove manifestazioni di interesse, a conferma dell’importanza di questo evento”.
In effetti Expo Dubai potrebbe rappresentare una grande occasione di rilancio non solo per le esportazioni, ma anche per i settori della cultura e del turismo duramente colpiti dalla pandemia, essendo la prima grande vetrina internazionale che molto probabilmente vedrà la luce dopo il coronavirus.
Per questo, conclude il Commissario, “la nuova comunicazione per la promozione del Made in Italy, la strategia di e-commerce delle imprese e la digitalizzazione delle filiere produttive per la ripresa dell’export e l’attrazione di nuovi investimenti esteri verso l’Italia, i processi formativi del nuovo management impegnato nei progetti di rilancio post Covid-19, la promozione delle nostre eccellenze culturali e dei nostri talenti artistici così come la valorizzazione delle nostre reti scientifiche e universitarie che operano oggi nei progetti mondiali sulla salute, sulla sicurezza e sulla sostenibilità troveranno a Expo Dubai un ‘piattaforma’ ideale di visibilità e collaborazione veramente universale”.
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