PON Metro: fondi UE per centri antiviolenza e case rifugio a Palermo
Al via il bando del PON Metro 2014-2020 per il finanziamento di centri antiviolenza e servizi residenziali per le donne vittime di abusi nell'area metropolitana di Palermo.
> Coronavirus: 30 milioni contro la violenza sulle donne
In base agli ultimi dati Istat durante il lockdown le richieste di aiuto per casi di violenza sulle donne sono aumentate di oltre il 70% rispetto allo scorso anno. Da qui la decisione di destinare 1.398.920 euro dell'Asse III del Programma operativo nazionale Città metropolitane (PON Metro) 2014-2020 per attivare servizi di sostegno psicologico e misure per l'autonomia delle donne vittime di abusi, violenze e maltrattamenti.
Fondi UE contro la violenza di genere
Gli Enti del Terzo settore possono richiedere i fondi del PON Metro per attivare un centro antiviolenza con due sedi nella città di Palermo, una struttura di emergenza e una casa di accoglienza a indirizzo segreto per ospitare temporaneamente le donne sole vittime di violenza fino al recupero dell’autonomia abitativa.
Nello specifico i beneficiari del bando sono:
- organizzazioni di volontariato,
- associazioni ed enti di promozione sociale,
- organismi della cooperazione,
- cooperative sociali,
- fondazioni,
- enti di patronato,
- altri soggetti privati non a scopo di lucro.
Destinatarie del progetto sono invece le donne italiane o straniere, sole o con figli, vittime di violenza in qualunque forma sia attuata (fisica, psicologica, economica, sessuale, stalking, ecc.), residenti o stabilmente domiciliate nella città metropolitana di Palermo, con esclusione di donne affette da grave patologia psichiatrica alcolismo o tossicodipendenza, che necessitano di specifici interventi e ricoveri terapeutici.
Nell'ambito del progetto i soggetti proponenti possono prevedere l'attivazione di tirocini formativi con borsa lavoro della durata di sei mesi e di iniziative di formazione e aggiornamento. I tirocini attivabili sono in tutto 15, con borse da 500 euro mensili per ciascun partecipante. Le iniziative formative, invece, devono rivolgersi ad almeno 30 partecipanti e devono riguardare le più recenti norme sul tema della violenza di genere.
Previste anche attività di informazione e sensibilizzazione nel territorio, l'organizzazione di almeno due eventi annui, una campagna pubblicitaria e relativi prodotti di comunicazione.
Le domande devono essere presentate entro le 12.00 del 23 giugno 2020.
> Per approfondire: Pari opportunita’: tavoli bilaterali e nuovi fondi a tutela delle donne
Photo credit: Foto di StockSnap da Pixabay