Collegato ambientale: cosa c’e’ nel primo provvedimento del Green New Deal italiano
Un centinaio di articoli per il Collegato ambientale 2020, prima trasposizione legislativa del Green New Deal italiano che dovrebbe finire nella legge di Bilancio e nel Recovery Plan italiano fra settembre e ottobre. Le prime anticipazioni sul testo.
> Guida al superbonus: interventi ammessi, cessione del credito e sconto in fattura
Il provvedimento, su cui lavora il ministero dell’Ambiente, sarà oggetto di un confronto all’interno della maggioranza prima di approdare al Consiglio dei ministri.
Fra i temi al centro del Collegato ambientale 2020, in base a quanto anticipato da Il Sole 24 Ore, novità importanti per la riqualificazione energetica degli edifici, incentivi alla ricerca e alla produzione di prodotti sostenibili, vantaggi fiscali per le imprese certificate Emas.
Riqualificazione energetica: le novità collegate al superbonus
Una novità rilevante introdotta dal collegato Ambientale riguarda l’equiparazione degli interventi di riqualificazione energetica del patrimonio edilizio esistente - comprese le opere di isolamento termico delle facciate e delle coperture che non modificano le parti strutturali dell’edificio - alla manutenzione ordinaria.
Gli interventi che, senza aumento delle cubature, prevedono l’installazione di schermature e serre solari, la realizzazione di terrazzi adiacenti alle unità immobiliari anche su supporti strutturali autonomi sono invece equiparati alla manutenzione straordinaria.
Gli interventi che prevedono interventi sulle parti strutturali degli edifici e modificano le facciate sono considerati risanamento conservativo.
Si tratta di novità di rilievo, soprattutto se messe in collegamento con il superbonus del 110%. Previste anche semplificazioni anche per la sostituzione dei pannelli solari o per l'installazione in aree risanate.
Mobilità sostenibile
Tassello imprescindibile nel puzzle delle misure previste dal collegato Ambientale è la mobilità sostenibile: dopo aver dato un segnale forte nei mesi scorsi, con il bonus bici, il ministero dell’Ambiente propone il rifinanziamento con 50 milioni di euro per i progetti comunali per favorire la mobilità sostenibile.
Incentivi alle attività produttive e di ricerca
Nel Collegato ambientale 2020 saranno previste, in base alle coperture, diverse forme di incentivo. A partire dalla riduzione Irap per le imprese certificate Emas (Eco-Management and Audit Scheme), il sistema comunitario di ecogestione e audit, cui possono aderire volontariamente le imprese e le organizzazioni, sia pubbliche che private che desiderano impegnarsi nel valutare e migliorare la propria efficienza ambientale.
Viene inoltre incentivata l’attività di ricerca di enti pubblici, associazioni e imprese per lo sviluppo di tecnologie e materiali alternativi agli Pfas.
Previsti inoltre:
- La riduzione dell’Iva, al 10%, per i prodotti in plastica biodegradabile o riciclata, i veicoli elettrici e la micromobilità in sharing;
- L’istituzione di un fondo da 150 milioni per la sperimentazione della raccolta differenziata del Pet;
- Misure per favorire il recupero di bottiglie e imballaggi direttamente alle macchine di distribuzione di bevande e merende;
- Procedure semplificate per le attività di preparazione per il riutilizzo di prodotti o componenti diventati rifiuti.
Prodotti sfusi e alla spina
Se già il decreto Clima, entrato in vigore alla fine del 2019, aveva previsto un contributo agli esercenti che acquistavano prodotti sfusi e alla spina, il Collegato ambientale 2020 si muove nella stessa direzione, prevedendo l’esenzione Tari per gli esercizi commerciali che venderanno prodotti cosmetici e saponi per la persona sfusi o alla spina.
Anche nella grande e piccola distribuzione sarà prevista la vendita di prodotti sfusi, alla spina e con vuoto a rendere.
Dal fattore di pressione ambientale (Fpa) all’obsolescenza programmata: nuovi vincoli alle attività produttive
Tra gli obiettivi principali del provvedimento ci sono le limitazioni alle sostanze poli e perfluoro alchiliche (Pfas), il divieto di localizzare discariche o impianti produttivi in prossimità di falde acquifere, il monitoraggio e la regolazione delle sostanze odorigene (che entreranno anche negli studi di impatto ambientale), la creazione del nuovo fattore di pressione ambientale (Fpa), che porrà limiti su base regionale alle attività inquinanti e sarà incluso nelle valutazioni di impatto ambientale, il contrasto all’obsolescenza programmata dei prodotti di consumo, imponendo un allungamento della durata delle garanzie sui prodotti tecnologici e la messa a disposizione dei pezzi di ricambio.
Saranno inoltre rivisti i criteri con cui si accede alla classificazione di ecosostenibilità per le attività turistiche.
Opere pubbliche per la mobilità e l’energia
Viene abbassata a 100 milioni la soglia per il dibattito pubblico sulle infrastrutture di mobilità ed energia, mentre la Via viene estesa agli elettrodotti in cavo interrato o marino. Previsti anche vincoli verdi per gli appalti pubblici.
Grande e la piccola distribuzione
Novità in vista, dal 2022, per la grande e piccola distribuzione. Innanzitutto, per l’asporto dei prodotti alimentari da vendita a banco si dovranno usare sacchetti conformi alle norme Uni En 13432.
Scatterà inoltre un divieto di vendite promozionali su prodotti usa e getta, e sarà prevista la vendita di prodotti sfusi, alla spina, con vuoto a rendere e la promozione di prodotti ad alta efficienza energetica, ricaricabili, a marchio Ecolabel.
Dissesto idrogeologico, consumo di suolo, rigenerazione urbana
Fra i cardini del Collegato ambientale ci sono le misure per la gestione del territorio, che includono piani antidissesto, divieto di consumo del suolo e azioni per la rigenerazione urbana.