Più tempo per il bando COSME sugli appalti innovativi destinato ai consorzi
Il termine per accedere al bando europeo da 5 milioni che incoraggia l’impiego del pre-commercial procurement in Europa è stato prorogato al 26 gennaio 2021.
Appalti innovativi in Italia: a che punto siamo?
La call, denominata "Co-financing of public procurement of innovation consortia", è una delle poche azioni del programma COSME che si rivolge al lato della domanda, piuttosto che a quello dell'offerta. L’obiettivo dell’avviso è infatti quello di confinanziare progetti di consorzi che supportino la cooperazione tra diverse stazioni appaltanti sul fronte, appunto, degli appalti innovativi.
Sostenere l'innovazione e la partecipazione delle PMI agli appalti
Il bando prende essenzialmente le mosse da due dati di base.
Il primo è che gli appalti innovativi sono considerati all'unanimità un valido volano per sostenere l’innovazione in Europa, grazie alla loro capacità di sollecitare la fornitura di soluzioni “nuove” da parte dell'ecosistema dell’innovazione, per rispondere ai fabbisogni presentati dalla PA nella gara.
Dall’altro, invece, facilitano la partecipazione delle piccole e medie imprese (PMI) e delle startup agli appalti pubblici. Una recente ricerca europea, infatti, conferma che quando si tratta di approvvigionamenti di innovazione, le PMI godono di una posizione privilegiata come fornitori. Pertanto se si vuole aumentare l’accesso di questa taglia di imprese al mercato degli appalti pubblici, che ad oggi si aggira sul 55%, una delle leve su cui agire è quella di incrementare il ricorso agli appalti innovativi da parte delle PA.
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Obiettivi specifici e azioni finanziabili
In tale contesto, quindi, il bando COSME si pone tre obiettivi specifici:
- Incoraggiare la cooperazione tra acquirenti pubblici per promuovere l'uso degli appalti pubblici per contribuire allo sviluppo di soluzioni innovative in grado di rispondere alle loro esigenze;
- Aumentare l'impatto degli appalti pubblici sull'innovazione;
- Stabilire sinergie con i progetti di ricerca e innovazione finanziati dall'UE.
Per far ciò i progetti debbono essere basati su attività quali:
- La valutazione delle esigenze degli acquirenti pubblici;
- La consultazione di mercato a supporto del dialogo con potenziali appaltatori, per valutare lo stato dell'arte e i limiti tecnologici di potenziali soluzioni innovative e svolgere ricerche di mercato di più ampio respiro per conoscere meglio lo stato dell'arte e identificare le aziende che operano nel settore.
Ma anche:
- Coinvolgere il mercato congiuntamente, dando al mercato segnali relativi alla dimensione dell'appalto al fine di suscitare l'interesse dei fornitori.
- Sviluppare le capacità e il coordinamento tra acquirenti pubblici, tramite azioni quali il distacco del personale, ma non solo.
Chi può partecipare al bando COSME?
Le proposte possono essere presentate da consorzi composti dai seguenti richiedenti:
- Organizzazioni senza scopo di lucro (private o pubbliche);
- Autorità pubbliche (nazionali, regionali, locali);
- Università o istituti di istruzione;
- Centri di ricerca;
- Entità a scopo di lucro.
Il bando prevede di selezionare tra 1 e i 2 progetti, capaci di promuovere la cooperazione tra acquirenti pubblici su questo fronte. Il taglio del contributo si aggira tra i 2 e i 5 milioni di euro al massimo.
Per quanto concerne invece la deadline, il bando è suddiviso in due stage. Come già detto, la prima fase è stata prorogata, chiudendosi adesso il 26 gennaio 2021 (e non più il 19 gennaio 2021). Si tratta dello stage che prevede l’invio di una “pre-proposals”.
La chiusura della seconda fase - che prevede l'invio della proposta completa - resta invece invariata all'8 giugno 2021. A questo step potranno accedere solo le sei pre-proposte migliori dello stage 1.
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