Ok dal Consiglio UE alla Garanzia europea per l'infanzia
Con l'obiettivo di far uscire milioni di bambini dalla povertà entro il 2030, il Consiglio europeo ha adottato la raccomandazione sulla Garanzia europea per l'infanzia. Obiettivo: prevenire e combattere l'esclusione sociale infantile, garantendo l'accesso ad una serie di servizi chiave.
Child Guarantee: verso una Garanzia europea per l'infanzia
Questo passaggio fa seguito all'approvazione di una risoluzione, lo scorso 30 aprile, da parte del Parlamento europeo che invitava gli Stati membri ad utilizzare i fondi europei, nazionali e regionali esistenti per realizzare misure concrete che contribuiscano a sradicare la povertà infantile e l'esclusione sociale.
La raccomandazione sulla Garanzia europea per l'infanzia, adottata anche da parte del Consiglio, definisce una serie di misure proposte ai 27 Paesi dell'UE, quali:
- costruire un framework politico per favorire l'inclusione sociale dei bambini;
- identificare e superare gli ostacoli, finanziari e non, promuovendo l'accesso egualitario dei bambini all'educazione, all'istruzione e alle attività scolastiche;
- assicurare almeno un pasto sano ogni giorno scolastico;
- garantire la fornitura di materiale didattico, inclusi strumenti digitali, libri, uniformi e qualsiasi abbigliamento richiesto;
- fornire il trasporto alle scuole della prima infanzia e agli istituti di istruzione;
- garantire un accesso equo e inclusivo alle attività scolastiche, compresa la partecipazione a gite scolastiche e attività sportive, ricreative e culturali;
- attuare programmi accessibili di promozione della salute e prevenzione delle malattie rivolti ai bambini bisognosi;
- concedere un accesso prioritario e tempestivo all'social housing o all'assistenza abitativa alle famiglie in difficoltà.
Garanzia europea per l'infanzia
Nel 2019 quasi 18 milioni di bambini in Europa vivevano in famiglie a rischio di povertà o di esclusione sociale. Questa situazione ha generato un ciclo intergenerazionale di svantaggio, con effetti profondi e a lungo termine sui minori. Con la Garanzia europea per l'infanzia si intende spezzare questo circolo vizioso e promuovere le pari opportunità garantendo l'accesso a una serie di servizi fondamentali per gli under 18 in stato di necessità.
Risultato di un iter iniziato nel 2015 dal Parlamento europeo e fortemente sostenuta dagli Stati membri, lo strumento si inscrive nell'ambito della nuova strategia per l'infanzia adottata contestualmente da Bruxelles.
Secondo la Garanzia per l'infanzia, gli Stati membri dovrebbero permettere ai minori bisognosi di accedere gratuitamente ed efficacemente a:
- educazione e cura della prima infanzia, evitando la segregazione scolastica;
- istruzione e attività scolastiche, fornendo attrezzature adeguate per l'insegnamento a distanza e organizzando gite scolastiche;
- almeno un pasto sano per ogni giornata scolastica;
- assistenza sanitaria, agevolando l'accesso a esami medici e programmi di screening sanitario.
A questi elementi si aggiungono anche l'accesso effettivo a un'alimentazione sana anche al di fuori dell'ambito scolastico e a un alloggio adeguato.
Lo strumento prevede anche delle misure specifiche a sostegno di gruppi vulnerabili di bambini, ossia minori con disabilità, di origine straniera, migranti e rifugiati, minori appartenenti a minoranze etniche, in particolare rom, e bambini che vivono in condizioni socio-economiche ed abitative precarie.
L'Europa mette a disposizione finanziamenti a sostegno di tali azioni nell'ambito del Fondo sociale europeo Plus (FSE+), che finanzia progetti destinati a promuovere l'inclusione sociale, lottare contro la povertà e investire nelle persone, nonché del Fondo europeo di sviluppo regionale, di InvestEU e del Dispositivo per la ripresa e la resilienza.
Entro sei mesi dall'adozione del provvedimento, saranno istituiti dei coordinatori nazionali, responsabili per l'elaborazione di piani pluriennali di azione e per il monitoraggio dell'attuazione della Garanzia per l'infanzia.
Strategia UE per l'infanzia: sei aree tematiche
La strategia europea per l'infanzia raggruppa in un unico strumento tutte le azioni esistenti e future riguardanti la promozione dei diritti dei minori. Costruire delle società nelle quali ogni minore si senta incluso, protetto e autonomo è la finalità di questo piano trasversale che individua azioni concrete in sei settori, tra cui:
- i minori come agenti di cambiamento nella vita democratica: la Commissione propone una serie di azioni, dalla produzione di testi giuridici adatti ai minori all'organizzazione di consultazioni con i minori nel contesto della conferenza sul futuro dell'Europa e dell'attuazione del patto per il clima e del Green Deal;
- il diritto di realizzare pienamente il loro potenziale indipendentemente dal loro contesto sociale: tramite l'istituzione della Garanzia euroepa per l'infanzia per combattere la povertà e l'esclusione sociale dei minori. Si occuperà, ad esempio, anche della salute mentale dei minori, delle norme sull'educazione e la cura della prima infanzia;
- il diritto di essere liberi dalla violenza: la Commissione proporrà testi legislativi volti a combattere la violenza di genere e la violenza domestica e formulerà raccomandazioni per prevenire le pratiche dannose nei confronti delle donne e delle ragazze;
- il diritto a una giustizia a misura di minore in quanto vittime, testimoni, indagati o imputati per la commissione di un reato, o parti in qualsiasi procedimento giudiziario: Bruxelles contribuirà, ad esempio, alla formazione giuridica specializzata e collaborerà con il Consiglio d'Europa per attuare le linee guida del 2010 per una giustizia a misura di minore;
- il diritto di navigare in sicurezza nell'ambiente digitale e di sfruttarne le opportunità: la Commissione aggiornerà la strategia europea per un internet migliore per i ragazzi;
- i diritti dei minori nel mondo: Bruxelles intende elaborare un piano d'azione per i giovani entro il 2022 per promuovere la partecipazione dei giovani e dei bambini a livello mondiale, e rafforzare le capacità di protezione dei minori nelle delegazioni dell'UE.
L'attuazione della strategia dell'UE sarà monitorata a livello nazionale e dell'Unione, e la Commissione riferirà sui progressi compiuti in occasione della riunione annuale del Forum europeo per i diritti dei minori. Alla fine del 2024 sarà svolta una valutazione della stessa strategia, con il coinvolgimento dei minori.
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