Cosa c’è nel Pnrr per piste ciclabili e cicloturismo
Scatta la fase attuativa del progetto del Pnrr per costruire nuove piste ciclabili urbane e metropolitane e reti ciclabili turistiche.
Nel Recovery Plan 8 miliardi e mezzo per la mobilità sostenibile
Per promuovere la creazione e la manutenzione di reti ciclabili in ambito urbano, metropolitano, regionale e nazionale, sia con scopi turistici e ricreativi, il Pnrr stanzia in totale 600 milioni di euro, di cui il 50% destinato alle Regioni del Sud.
Entro dicembre 2023, in base a quanto previsto dal Piano, dovranno essere realizzati 200 km in più di piste ciclabili. L’obiettivo finale (365 km di nuove piste ciclabili urbane e metropolitane e altri 1.235 km di ciclabili turistiche) va invece centrato entro giugno 2026.
Il 2 dicembre è stato gettato il primo mattone attuativo di tale progetto: la Conferenza Unificata ha dato l’intesa agli schemi di decreto del Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (Mims) relativi al riparto dei fondi previsti dal Recovery italiano.
I decreti PNRR per le piste ciclabili urbane
Lo schema di decreto approvato il 2 dicembre dalla Conferenza Unificata specifica le modalità di utilizzo di 150 milioni di euro previsti dal Pnrr per il rafforzamento della mobilità ciclistica. Cifra che si aggiunge ai 50 milioni stanziati per progetti già in corso.
Le risorse andranno alle 45 città con popolazione superiore ai 50.000 abitanti e sedi di università con oltre 5.000 studenti iscritti.
Dovranno essere impiegate per la realizzazione di almeno 565 chilometri aggiuntivi di piste ciclabili urbane e metropolitane che collegano le stazioni ferroviarie agli atenei.
I Comuni dovranno realizzare almeno 200 km aggiuntivi entro il 31 dicembre 2023 e ulteriori 365 chilometri entro il 30 giugno 2026, pena la decadenza del finanziamento.
Per accedere al finanziamento, i Comuni devono inviare la propria manifestazione di interesse alla Direzione generale per il trasporto pubblico locale e regionale e la mobilità sostenibili del Mims entro 20 giorni dalla registrazione del decreto.
I decreti PNRR per il cicloturismo
Per lo sviluppo delle ciclovie turistiche lo schema di decreto del Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, emanato di concerto con il Ministro della Cultura e con il Ministro del Turismo, assegna alle Regioni e alla Provincia Autonoma di Trento 400 milioni per gli anni dal 2021 al 2026, di cui 150 milioni di fondi statali a legislazione vigente e 250 milioni di finanziamenti europei.
I fondi sono destinati alla realizzazione, entro giugno 2026, di 1.235 chilometri aggiuntivi di ciclovie turistiche.
In particolare:
- 51 milioni vengono assegnati alla ciclovia Vento (Venezia-Torino),
- 22,5 milioni alla ciclovia Sole (Verona-Firenze),
- 14 milioni al Grab (Grande Raccordo Anulare delle biciclette di Roma),
- 39,5 milioni alla ciclovia dell’Acquedotto pugliese (da Caposele in provincia di Avellino a Santa Maria di Leuca in provincia di Lecce attraverso la Campania, la Basilicata e la Puglia),
- 74 milioni alla ciclovia Adriatica,
- 44,5 milioni alla Tirrenica,
- 30 milioni alla ciclovia del Garda,
- 33 milioni alla ciclovia della Sardegna,
- 61,5 milioni alla ciclovia Magna Grecia (Basilicata-Calabria-Sicilia),
- 30 milioni alla ciclovia Trieste-Lignano-Sabbiadoro-Venezia.
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