Firmati i primi progetti bandiera del PNRR: focus su hydrogen valleys e salute
I protocolli siglati dal Governo con Liguria, Piemonte, Friuli-Venezia-Giulia, Umbria, Basilicata e Puglia permettono di finanziare i progetti bandiera delle Regioni con le economie del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Idrogeno e salute i temi al centro dei primi progetti.
Bando PNRR per la creazione di hydrogen valley: la risposta delle Regioni
Si tratta di un primo blocco di progetti, cui ne seguiranno altri con le altre Regioni interessate. “Un segno dell’importanza che il Governo dà alle Regioni e agli altri enti territoriali nell’attuazione del PNRR”, sottolinea il premier Mario Draghi nel corso della firma, a Palazzo Chigi, dei primi protocolli di intesa con le 6 Regioni per l’avvio dei Progetti bandiera.
Cosa sono i progetti bandiera del PNRR?
In attuazione del decreto PNRR n. 152-2021, il Dipartimento per gli Affari Regionali (DARA) ha chiesto a ciascuna Regione e Provincia autonoma di individuare un progetto di particolare rilevanza strategica per il proprio territorio. Questi 21 progetti - che in tutto tarano circa 9 miliardi - saranno realizzati da ciascuna amministrazione sulla base di accordi trilaterali che gli enti stipuleranno con il Dipartimento e con il Ministero competente in base all'intervento PNRR collegato.
Riallocazione fondi e informazione sui bandi per accelerare l'attuazione del PNRR
Hydrogen Valleys e salute al centro dei primi progetti bandiera
L’8 giugno a Palazzo Chigi sono stati siglati i protocolli di intesa con 6 Regioni (Liguria, Piemonte, Friuli-Venezia-Giulia, Umbria, Basilicata e Puglia) per l’avvio dei primi progetti bandiera del PNRR.
Focus sull’idrogeno per Piemonte, Friuli-Venezia-Giulia, Umbria, Basilicata e Puglia.
Le 5 Regioni, infatti, hanno manifestato la volontà di eleggere a progetto bandiera la realizzazione di siti di produzione di idrogeno verde in aree industriali dismesse, le cosiddette Hydrogen Valleys, da finanziare nell'ambito del Missione 2 del PNRR.
Il progetto bandiera Hydrogen Valleys prevede tra l’altro interventi aggiuntivi relativi ad attività di ricerca e sviluppo nel settore dell'idrogeno o per altre attività collaterali coerenti con le linee guida del PNRR, attività in via di definizione con le Regioni interessate e il Ministero della Transizione Ecologica attraverso appositi tavoli coordinati dal DARA.
Il progetto pugliese punta sulla zona di Taranto, area definita fondamentale da Draghi "perché il Governo intende riportare l’Ilva a quello che era quando era competitiva".
Per questi interventi si prevede un finanziamento integrativo di 50 milioni da ripartire tra le 5 Regioni.
Il protocollo d’intesa, oltre a impegnare le parti ad individuare stabili modalità di interlocuzione e a rimuovere tutti gli ostacoli che potranno sorgere in ogni fase di esecuzione dei progetti, prevede anche una collaborazione per individuare 5 progetti di ricerca collaterali.
Salute è invece il tema scelto dalla Regione Liguria, il progetto bandiera prevede la nascita del primo Centro di Medicina Computazionale e Tecnologica nel territorio genovese degli Erzelli.
Il progetto è finalizzato al trasferimento dei risultati della ricerca generati dall'impiego del calcolo computazionale ai modelli biologici e ai programmi di gestione delle tecnologie robotiche d'impiego biomedico. Il Centro di Medicina Computazionale e Tecnologica darà luogo ad un hub di infrastrutture scientifiche, tecnologiche e cliniche con l'obiettivo di sviluppare algoritmi espressione di modelli biologici di patologie nelle aree dell'inflammasoma, della genomica delle malattie rare e delle neuroscienze. Inoltre, nell'ambito biomedico sarà promossa la creazione di processi di innovazione in combinazione con i soggetti industriali del settore in apposite 'aree-officine' di sperimentazione e testing.
Nello specifico, il Centro di Medicina Computazionale e Tecnologica si propone come centro di integrazione della struttura clinica, destinata ad assicurare la risposta ospedaliera, con le seguenti realtà: un'area di ricerca traslazionale, un centro di ricerca tecnologica e di scienze computazionali e un'area officina di sperimentazione di prototipi e sviluppo di modelli computazionali e tecnologici.