Microchip: il PNRR finanzia l'investimento di STMicroelectronics a Catania
Il contributo a valere sul Recovery plan pari a 292,5 milioni di euro - che ieri ha ottenuto il via libera della Commissione europea - permetterà di costruire uno stabilimento all'interno della catena di valore dei semiconduttori in Sicilia. Nel frattempo si attende la decisione del Governo riguardo ad un altro importante investimento nell'ambito della filiera: la nuova fabbrica di microchip di Intel.
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Entrambi gli investimenti rispondono alla sfida lanciata dall'Unione europea con l'European Chips Act e la prossima legge europea sulle materie prime critiche: rafforzare l'autonomia strategica dell'UE per ridurre la dipendenza dall'estero, dall'approvvigionamento di materie prime alla produzione di microchip.
STMicroelectronics in Sicilia: cosa finanzia il PNRR?
In linea con la normativa UE sugli aiuti di Stato, il contributo del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) - che assume la forma di una sovvenzione diretta - ammonta a 292,5 milioni di euro per sostenere un investimento pari a 730 milioni di euro effettuato da STMicroelectronics per la costruzione di uno stabilimento di wafer di carburo di silicio (SiC) a Catania.
Il carburo di silicio è un materiale composto utilizzato per fabbricare wafer che fungono da base per specifici microchip utilizzati in dispositivi ad alte prestazioni, come i veicoli elettrici, le stazioni di ricarica rapida, le energie rinnovabili e altre applicazioni industriali.
Il progetto, che dovrebbe essere ultimato nel 2026, darà vita alla prima linea di produzione integrata di wafer epitassiali di carburo di silicio su scala industriale in Europa, e riunirà nello stesso impianto di produzione l'intera catena del valore del substrato di carburo di silicio, vale a dire dalla produzione della materia prima (polvere di SiC) alla fabbricazione dei wafer.
I wafer di carburo di silicio saranno pronti per un ulteriore utilizzo a seguito di un processo di trattamento aggiuntivo nello stabilimento, nell'ambito del quale sui wafer di SiC viene applicato uno specifico strato epitassiale che ne potenzia le capacità tecniche (i cosiddetti "epiwafer in carburo di silicio").
Nell'ambito della misura STMicroelectronics - partecipata al 27,5% da STMicroelectronics Holding NV, a sua volta partecipata al 50% ciascuno dal Ministero dell’Economia e delle Finanze e da Bpifrance - si è impegnata a:
L’investimento, che consentirà l’attivazione di circa 700 posti di lavoro ad alta scolarizzazione, cui si aggiungono effetti positivi significativi sulla filiera dell’indotto, è stato riconosciuto come “first-of-a-kind” dalla Commissione europea, che ne ha sottolineato il contributo alla sovranità europea nella microelettronica in linea con l’ambizione della comunicazione sullo European Chips Act.
- soddisfare gli ordini prioritari dell'UE in caso di carenza di approvvigionamento
- investire nello sviluppo della prossima generazione di microchip
- continuare a contribuire al rafforzamento dell'ecosistema europeo dei semiconduttori
Microchip: in arrivo la nuova fabbrica di Intel
In base a fonti di stampa, sarebbero ancora in corso le trattative col Governo per decidere il sito dove la multinazionale intende investire 4,5 miliardi di euro per realizzare una fabbrica di microchip.
Le aree industriali in lizza interessano il Comune di Vigasio, in provincia di Verona, e il Comune di Volpiano, in provincia di Torino.
L'investimento - annunciato all'inizio dell'anno - si inserisce nel più ampio piano da 80 miliardi di euro che Intel intende realizzare nel prossimo decennio in Europa, mettendo in piedi nuovi impianti di produzione, hub di ricerca e servizi di fonderia.