Foti, possibile non spendere tutti i fondi PNRR. In arrivo una nuova revisione

Fondi UE - Photo credit: Foto di Alexander Jungmann da Pixabay A una settimana di distanza dalla presentazione della richiesta di pagamento della settima rata PNRR a Bruxelles, ospite a SkyTg24 Economia il ministro per gli Affari europei, il PNRR e le Politiche di coesione Tommaso Foti apre all'ipotesi di non spendere tutte le risorse richieste dall'Italia per il Piano nazionale di ripresa e resilienza.

PNRR: richiesta la settima rata da 18,3 miliardi

Se iniziamo a parlare di oggi di proroghe e scappatoie, rischiamo di bloccare anche quello che è in corso adesso, ha dichiarato il ministro. Per Foti la deadline del 30 giugno 2026 non è in discussione, come già per il suo predecessore Raffaele Fitto, ma il nuovo responsabile di Affari europei, PNRR e Coesione parla esplicitamente della possibilità di non utilizzare tutti i fondi europei richiesti a Bruxelles a titolo del Recovery and resilience facility.

Non dobbiamo avere l'incubo di spendere a tutti i costi perché spendere a tutti i costi può voler dire spendere male. Se una quota non riesce ad essere spesa perché le misure non sono attrattive dopo che le abbiamo cambiate due o tre volte, ben venga prendere atto che ci sono delle misure che non hanno mercato”, ha detto Foti.

Una nuova operazione di restyling sarebbe alle porte. Nelle prossime settimane la Cabina di regia PNRR dovrà valutare l'andamento della spesa, che secondo il ministro è più avanzata di quanto attualmente registrato dal sistema di monitoraggio ReGiS, ma si attesterebbe comunque sui 60 miliardi di euro, a fronte degli oltre 190 miliardi del Piano italiano. Già a febbraio, quindi, potrebbe arrivare una nuova richiesta di revisione del PNRR, con cui stralciare o ridimensionare i progetti più in ritardo. Sarebbe la quarta modifica richiesta a Bruxelles, l'ultima delle quali risalente a ottobre e approvata a novembre dal Consiglio.

Nel frattempo, si punta ad accelerare i pagamenti. Il 4 gennaio è approdato in Gazzetta ufficiale il decreto MEF del 6 dicembre 2024, in base al quale le Amministrazioni centrali titolari delle misure PNRR provvedono a trasferire ai soggetti attuatori fino al 90% del costo dell'intervento a carico del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza entro 30 giorni dalla richiesta e concentrano le verifiche e i controlli sulla documentazione giustificativa nella fase finale precendente il saldo. Novità che dovrebbero velocizzare i pagamenti iniziali e intermedi e accompagnarsi ad un aggiornamento più puntuale del sistema ReGiS.

Consulta il decreto MEF del 6 dicembre 2024 nella Gazzetta ufficiale del 4 gennaio 2025

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