Decreto Milleproroghe: "grandi speranze" in attesa del testo
Anche quest’anno la speranza di molti è riposta nel Milleproroghe, il cui testo sarà assegnato nelle prossime settimane alla commissione bilancio di Monte Citorio. Dopo il crollo della domus dei gladiatori a Pompei e il rischio di chiusura per il museo della liberazione di via Tasso, il titolare dei Beni Culturali, Sandro Bondi, si è unito alla fila dei ministri in cerca di risorse. Tra questi potrebbe rientrare anche Stefania Prestigiacomo, che proprio oggi ha denunciato il taglio del il 60% per l'ambiente previsto dalla finanziaria.
In occasione dell’ultimo consiglio dei ministri, Tremonti ha annunciato che il consueto decreto natalizio sarà molto specifico, mentre le voci finanziarie entreranno nell'emendamento alla legge di stabilità (la nuova finanziaria), che sostituisce il decreto sviluppo. Il tutto dovrebbe ammontare a circa 7 miliardi di euro. Un eventuale crisi di governo, comunque, dovrebbe consumarsi soltanto dopo l’approvazione della legge di stabilità. Le diverse parti politiche, prima fra tutti Futuro e Libertà – hanno confermato che non ne intralceranno l’approvazione in aula in rispetto dell'auspicio del capo dello Stato, Giorgio Napolitano.
Le risorse per le università, su cui si è già consumato uno scontro tra governo e finiani, potrebbero finire proprio nel Milleproroghe, secondo il vice ministro dell'Economia Giuseppe Vegas.
La proposta non convince però gli atenei meridionali, che criticano l'ipotesi di trovare fondi supplementari per l'università nelle pieghe del Milleproroghe. Secondo Massimo Giovannini, rettore dell'università Mediterranea di Reggio Calabria, “tutte gli atenei del Sud dovrebbero costituire un cartello unico di offerta, facendo uno sforzo di messa in rete di informazioni tra i delegati di queste università”.
Nel calderone dovrebbe finire anche la proroga del tax credit (misure di defiscalizzazione per il cinema), per il quale si è impegnato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta. Su questo è giunta anche la rassicurazione del direttore generale per il cinema del Ministero per i Beni e le attività culturali, Nicola Borrelli, secondo il quale la misura sarà inserita proprio nel Milleproroghe.
A via Arenula si attesta a 170 milioni di euro in più la richiesta per il bilancio 2011. I tecnici del ministero della Giustizia auspicano che si riesca ad ottenere tutta o buona parte di questo plafond, necessario innanzitutto per il funzionamento degli uffici giudiziari. Se ciò non sarà possibile con modifiche parlamentari al ddl di stabilità, la speranza è riposta nel Milleproroghe.
Un’altra richiesta importante riguarda la fiscalizzazione degli oneri sociali e la reintroduzione del cosiddetto bonus gasolio per le serre. Ad avanzarla è la Cia (Confederazione italiana agricoltori). Per il suo presidente, Giuseppe Politi è necessario prevedere questi punti nella legge di stabilità o, per l’appunto, nel Milleproroghe.