Puglia: software ed hardware gratuiti per la Regione
Usare il computer senza costi per le licenze. Questo l'obiettivo a cui punta la Regione Puglia attraverso il disegno di legge "Norme su software libero, accessibilità di dati e documenti ed hardware documentato", approvato dalla Giunta nei giorni scorsi e adesso all’attenzione del Consiglio regionale. Si parte dall'intera Pubblica Amministrazione, per poi estendersi al mondo delle imprese che partecipano alle gare regionali, alla scuola, al mondo della ricerca e alla cittadinanza attiva.
Nei 19 articoli del provvedimento sono indicate le Linee guida per accompagnare l’Amministrazione regionale verso l’utilizzo di software ed hardware liberi che daranno a tutti i cittadini la possibilità di accedere a dati, informazioni e notizie senza alcuna spesa.
E' noto che le multinazionali dell’informatica, oltre a vendere le licenze dei propri software, tengono ben nascosti i codici sorgenti, quindi le strutture interne del programma, tendendo a creare una dipendenza tra i programmi sviluppati dagli utenti ed i propri.
Ed è proprio questo meccanismo che la Regione Puglia, per i settori di propria competenza, vuole cambiare.
Per effetto della nuova norma, dunque, gli atti, le delibere, i dati, gli albi, le leggi e tutte le attività regionali sarebbero realizzate con software libero, che si distingue dal software proprietario proprio perché è distribuito con una licenza d’uso gratuita che consente anche il libero accesso al codice sorgente e potrebbe essere non solo utilizzato da chiunque ma anche studiato, modificato e ridistribuito.
Al software è legato il funzionamento dell’hardware. Ecco perché la Regione ha associato, nel suo disegno di legge, al software libero l'hardware documentato, cioè un’apparecchiatura elettronica e informatica che per funzionare utilizzerà il software libero o, in alternativa, specifiche tecniche che permettono di sviluppare programmi in software libero.
Se il DDL diventerà Legge, è prevista l'elaborazione di un piano triennale, da realizzare entro 180 giorni dall’entrata in vigore della Legge stessa, finalizzato alla promozione di progetti di ricerca, sviluppo e produzione sul software libero e l’hardware documentato, che si realizzerà con il coinvolgimento delle imprese, dei distretti produttivi, del sistema universitario e della ricerca; la Regione incentiverà l’utilizzo del software libero anche a scuola, promuovendo l’inserimento, nei programmi didattici, della formazione all’uso dello strumento e della diffusione dei valori etici e culturali ad esso connessi.
Una volta entrato a Regime, il nuovo sistema permetterà alla Regione Puglia di risparmiare il costo delle licenze in uso, circa 1milione di euro all’anno.
"Il software libero è un passo decisivo verso la democrazia della conoscenza" ha dichiarato l’assessore alla Trasparenza e alla Comunicazione istituzionale". "Così stiamo dando vita ad un meccanismo virtuoso che da un lato garantisce un accesso gratuito ai software, dall’altro promuove la crescita e il miglioramento dei prodotti". Ha aggiunto inoltre che "per le micro e piccole imprese si apre uno scenario di grandi occasioni perché dovranno necessariamente nascere tanti nuovi servizi per favorire l’entrata nel sistema economico di un approccio al personal computer e all’informatica completamente nuovo".