Testa a testa tra i commercialisti Longobardi e Siciliotti per la presidenza del CNDCEC
Attesa per i risultati delle elezioni del nuovo presidente del CNDCEC, il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili. Tra Claudio Siciliotti, presidente uscente, e Gerardo Longobardi, attuale presidente dell'Ordine di Roma, passerebbe solo una manciata di preferenze, ma a intricare la matassa sarebbe la divergenza sulle modalità di calcolo dei voti validamente esprimibili. Cui si aggiungono i ricorsi presentati al Tar contro l'ammissione della lista Longobardi e i voti di Bari ed Enna.
L'annunciato testa a testa tre le due liste, Insieme per la professione - guidata da Gerardo Longobardi e Davide Di Russo - e Vivere la professione - capitanata da Claudio Siciliotti e Raffaele Marcello -, si è verificato: sarebbero non più di dieci le preferenze guadagnate dall'una a svantaggio dell'altra.
La lista di Longobardi è però oggetto di un ricorso al Tar: il trasferimento dell'attuale Segretario nazionale del CNDCEC Giorgio Sganga, dall’Ordine di Paola a quello di Aosta, violerebbe infatti l’art. 68, commi 4 e 5, del DLgs. 139/05, secondo cui ciascuna lista deve essere formata "da candidati iscritti da almeno 10 anni in Albi di Ordini appartenenti ad almeno 4 Regioni dell’Italia Settentrionale, 4 Regioni dell’Italia centrale, e 4 Regioni dell’Italia meridionale e insulare".
Un ricorso che segue quello presentato sulla legittimità dei voti di Bari ed Enna, in questione dato che i rispettivi consigli sono decaduti per vicende interne.
Le pronunce del Tar saranno allora decisive, mentre ad annunciare chi, dal 1° gennaio 2013 al 31 dicembre 2016, guiderà il Consiglio nazionale dei commercialisti sarà il Ministero della Giustizia, cui spetta la conferma dei voti. Per l'ultima volta: in base alla legge di stabilità, infatti, la competenza sulla categoria dovrebbe passare al Ministero dell'Economia.