Aiuti di Stato: Francia e Germania chiedono di aumentare la soglia de minimis
Portare la soglia de minimis dagli attuali 200mila euro a 500mila euro. E' l'idea discussa ieri, durante il Consiglio Competitività, a Bruxelles, dai ministri competenti degli stati dell'Unione europea. A chiedere di innalzare il tetto massimo entro cui si possono concedere aiuti di Stato senza obbligo di notifica preventiva alla Commissione europea - secondo quanto riferito ministro per gli Affari europei Enzo Moavero Milanesi - sarebbero la Francia e la Germania. Contraria, invece, la maggioranza dei paesi, Italia compresa.
Per tutelare la libera concorrenza nel mercato interno, gli aiuti di Stato sono vietati dal trattato sul funzionamento dell’Unione europea e i contributi che gli Stati membri concedono a sostegno di realtà economiche nazionali devono rispettare una serie di vincoli fissati a livello comunitario.
In questo contesto si colloca la norma de minimis che prevede per gli aiuti inferiori a 200mila euro, su un periodo di tre anni, l'esenzione dall'obbligo di notifica preventiva alla Commissione europea (per il settore del trasporto su strada la soglia scende a 100mila euro).
Queste regole non si applicano:
- ai settori della pesca e dell'acquacoltura,
- alla produzione primaria dei prodotti agricoli (mentre, a determinate condizioni, vale per quello della trasformazione e della commercializzazione dei prodotti agricoli),
- agli aiuti all'esportazione o per favorire i prodotti nazionali,
- al settore carboniero, agli aiuti destinati all'acquisto di veicoli per il trasporto,
- agli aiuti alle imprese in difficoltà.
La richiesta di Francia e Germania è di innalzare l'attuale soglia a 500mila euro. Un'opzione che è già stata sperimentata, ma secondo Moavero potrebbe provocare "una distorsione delle eguali condizioni competitive del mercato".
Tra l'altro, ha ricordato il ministro, in quel periodo "si è notato che la grande maggioranza degli aiuti è stata erogata dalla Germania". Germania che rischia ora, con Parigi, di vedere la sua proposta cadere nel vuoto: "Esiste una maggioranza di paesi che non vuole ritoccare la soglia de minimis", ha spiegato il ministro, che si detto "fiducioso che il commissario Almunia agisca con rigore", rispettando il parere prevalente tra i 27.