Sisma Emilia: contributi per i centri storici
A un anno dal terremoto che ha sconvolto l'Emilia-Romagna, la Regione stanzia 1,8 milioni di euro per agevolare il processo di rinascita dei centri storici dei Comuni lesionati dagli eventi sismici. Fra le azioni attivate con apposita ordinanza del commissario delegato per la ricostruzione Vasco Errani, misure per la riduzione della vulnerabilità urbana e la redazione dei Piani della ricostruzione.
In particolare, dei fondi complessivi stanziati dalla Regione, 1,2 milioni di euro saranno destinati alla redazione dei piani di ricostruzione, che disciplinano le varianti alla pianificazione vigente indispensabili per favorire interventi di riparazione, ripristino con miglioramento sismico e di ricostruzione degli edifici esistenti danneggiati.
I piani, oltre alle disposizioni relative alla ricostruzione, possono prevedere eventuali incentivi urbanistici e misure premiali diretti a favorire la rapida e completa attuazione degli interventi.
I restanti 600mila euro andranno all'individuazione delle Unità minime di intervento: le amministrazioni comunali dovranno armonizzare l’esigenza di assicurare l'unitarietà dell'intervento sotto il profilo strutturale, tecnico-economico, architettonico e urbanistico, con la fattibilità e la rapidità delle opere, dimensionando le Umi anche sulla base del coinvolgimento dei cittadini e lo stato degli interventi di ricostruzione in essere.
Capitolo a parte per gli edifici vincolati dalla pianificazione che si trovano al di fuori dai centri storici e dai nuclei storici non urbani. Si tratta degli edifici le cui strutture portanti verticali siano crollate per più del 50% e abbiano subito particolari danni alle strutture: in questi casi non trova applicazione la disciplina di tutela prevista dagli strumenti urbanistici e vengono equiparati agli edifici completamente crollati.