Credito: Saccomanni, cartolarizzazioni e shadow banking per rilanciare i finanziamenti
Il ministro dell'Economia Fabrizio Saccomanni lancia due proposte per contrastare la stretta del credito, "una delle principali criticità che caratterizzano il fragile contesto congiunturale" ai danni delle imprese: rivitalizzare le cartolarizzazioni e coinvolgere intermediari che rientrano nello shadow banking, il sistema bancario ombra.
Cornice del dibattito su come favorire l'erogazione di prestiti alle imprese, il seminario 'Credit crunch, credit funds' - organizzato dal Tesoro e dall'Università Cattolica di Milano, in collaborazione con Tor Vergata - che ha visto la partecipazione di accademici e rappresentanti del mondo economico e finanziario: dal vicedirettore della Banca d'Italia Salvatore Rossi al presidente del Fondo Italiano d'investimento Innocenzo Cipolletta, dal direttore generale dell'Abi Giovanni Sabatini al presidente della Cassa depositi e prestiti Franco Bassanini.
Il Governo, ha ricordato il ministro, ha preso già alcuni provvedimenti - come il potenziamento del Fondo di garanzia – per migliorare l'accesso al credito delle imprese italiane. Il rischio di un'ulteriore contrazione dei finanziamenti bancari, però, rende necessarie altre soluzioni, passando anche per il coinvolgimento di “nuove forme di intermediazione finanziaria, di cui sono un esempio i credit funds, ovvero quei fondi che erogano credito trasformando scadenze, rischi, liquidità”, ha spiegato Saccomanni. Questi operatori, che rientrano nel cosiddetto shadow banking e generalmente sono temuti perchè non soggetti alla regolamentazione, secondo il ministro, agendo con “prudenza e trasparenza” potrebbero “rivelarsi di supporto al rilancio dell'economia”.
L'altra strada suggerita dal titolare di via XX Settembre è quella delle cartolarizzazioni: "Per sostenere il credito all'economia soprattutto alle Pmi dovranno essere rivitalizzate le cartolarizzazioni, anche con un iniziale supporto regolamentare e governativo", ha dichiarato il ministro.