Energia – call Ue su progetti di interesse comune
La Commissione europea lancia una call per la terza lista di progetti di interesse comune (PIC) nel campo del gas e dell’elettricità.
> Energia - Bruxelles pubblica elenco infrastrutture di interesse comune
> Energia – Commissione Ue, novita' per accordi intergovernativi
I progetti di interesse comune (PIC) sono quei progetti infrastrutturali che hanno significativi effetti positivi sui Paesi europei, permettendo di integrare i mercati dell'Unione, diversificare le risorse energetiche e contribuire a porre fine all'isolamento energetico.
Si tratta per di più di progetti che riguardano i settori dell’energia elettrica e del gas: dai terminal GNL ai progetti per lo stoccaggio energetico, passando per le linee elettriche di trasmissione e i gasdotti che connettono i Paesi europei.
In base al regolamento Ue n. 347-2013, la lista dei progetti di interesse comune deve essere aggiornata ogni due anni. Della prima lista, adottata nel 2013, sono stati completati, o sono prossimi all'operatività, 13 progetti, mentre altri 62 dovrebbero arrivare a conclusione entro la fine del 2017.
La Commissione europea lancia ora una call per rientrare nella terza lista dei PIC. Fra i requisiti da rispettare vi è quello di rientrare nel Piano di sviluppo decennale della rete (Ten-year Network Developmen) per elettricità e gas, di ENTSO-E (European Network of Transmission System Operators for Electricity) e ENTSOG (European Network of Transmission System Operators for Gas).
> Energia - Commissione Ue, misure per sostenibilita' e sicurezza
Oltre all’accesso ai fondi europei, i PIC ammessi nell’elenco possono beneficiare di procedure accelerate per il rilascio delle autorizzazioni, migliori valutazioni ambientali e altri vantaggi che permettono a questi progetti di essere completati agevolmente e in modo tempestivo.
Le domande devono essere presentate entro il 22 gennaio 2017. I PIC vengono individuati dai gruppi regionali previsti dal regolamento TEN-E (che includono, oltre all’Agenzia per la cooperazione fra i regolatori nazionali dell'energia (ACER), rappresentanti di Stati membri, Commissione europea, operatori del settore e autorità) e adottati formalmente dall'Esecutivo Ue, dopo aver ottenuto il via libera di Parlamento e Consiglio.