UE – sviluppo investimenti passa per migliori appalti pubblici
Bruxelles presenta un pacchetto di misure per migliorare gli appalti pubblici nel mercato unico e stimolare gli investimenti in Europa
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Non c'è solo il Piano Juncker nella strategia della Commissione europea per rilanciare gli investimenti in Europa. L'Esecutivo comunitario ha appena presentato una serie di misure per migliorare l'efficacia degli appalti pubblici, il canale attraverso cui passa buona parte degli investimenti nel mercato unico: 2 mila miliardi di euro all'anno, il 14% del PIL dell'UE.
Screening dei punti deboli da migliorare
Il primo elemento dell'iniziativa riguarda la definizione dei settori prioritari per il miglioramento.
In pratica, Bruxelles incoraggia gli Stati membri a sviluppare un approccio strategico per gli appalti pubblici, incentrato su sei priorità:
- maggiore utilizzo dei criteri di innovazione, rispetto dell'ambiente e responsabilità sociale per l'aggiudicazione di appalti pubblici;
- professionalizzazione degli acquirenti pubblici;
- migliore accesso delle PMI ai mercati degli appalti dell'UE e accesso più agevole delle imprese dell'UE ai mercati degli appalti dei paesi terzi;
- maggiore trasparenza, integrità e qualità dei dati in materia di appalti;
- digitalizzazione delle procedure d'appalto;
- maggiore cooperazione tra gli acquirenti pubblici in tutta l'UE.
Valutazione ex ante per le grandi infrastrutture
Tema cruciale è poi la valutazione volontaria ex ante per le grandi infrastrutture, dal momento i progetti complessi possono riscontrare problemi fin dalle prime fasi se chi li gestisce non comprende pienamente la complessità delle norme che si applicano agli appalti su ampia scala.
Per affrontare questo problema la Commissione istituirà un helpdesk in grado di rispondere a domande specifiche nelle fasi iniziali dei progetti con un valore stimato superiore ai 250 milioni di euro.
Per quanto riguarda i progetti che rivestono grande importanza nello Stato membro interessato o che hanno un valore stimato totale superiore ai 500 milioni di euro, invece, le autorità competenti potranno chiedere alla Commissione di controllare il piano di appalto completo per verificare che sia conforme alla normativa UE in materia di appalti, riducendo così in maniera significativa le incertezze e il rischio di ritardi e contenziosi legali.
Questo meccanismo funzionerà su base volontaria e la consulenza della Commissione non sarà vincolante.
Formazione adeguata per i dipendenti delle PA
Per migliorare la professionalizzazione degli acquirenti pubblici, la Commissione raccomanda poi di investire sulle competenze professionali e sulle conoscenze tecniche e procedurali dei dipendenti delle Pubbliche amministrazioni che si occupano di appalti.
In questo modo si contribuirà ad assicurare che il denaro dei contribuenti venga utilizzato per l'acquisto dei migliori beni e servizi possibili.
Stimolare l'innovazione mediante gli appalti pubblici
Per completare il quadro la Commissione ha deciso di avviare una consultazione pubblica su come stimolare l'innovazione mediante attraverso l'appalto di beni e servizi.
I contributi di PA, stakeholder e singoli cittadini interessati potranno essere inviati fino al 2 gennaio 2018 e verranno utilizzati dalla Commissione per elaborare futuri orientamenti in materia destinati alle autorità pubbliche degli Stati membri.
> Consultazione sugli appalti pubblici
Photo credit: Thijs ter Haar