Acciaio - nuovi dazi UE su prodotti made in China oggetto di dumping
Arriva da Bruxelles l'ennesimo colpo ai produttori di acciaio cinesi, che continuano ad esportare sul mercato UE merce a prezzi non di mercato. La pratica del dumping è tra le cause principali della crisi dell'industria siderurgica europea, di vitale importanza per l'economia e l'occupazione UE.
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Ad appena una settimana di distanza dall'annuncio di dazi definitivi sui getti di ghisa provenienti dalla Cina, la Commissione impone nuove misure antidumping agli esportatori cinesi. Il provvedimento di Bruxelles questa volta colpisce i prodotti dell'acciaio resistenti alla corrosione.
I nuovi dazi UE
L'inchiesta condotta dall'UE conferma che i produttori cinesi hanno immesso merce sul mercato comunitario ad un prezzo inferiore rispetto a quello di mercato, motivo per cui erano stati già imposti dazi provvisori ad agosto 2017.
L'acciaio resistente alla corrosione viene utilizzato principalmente in ambito di:
- edilizia,
- ingegneria meccanica,
- produzione di tubi saldati,
- produzione di elettrodomestici.
Si tratta di un mercato che in UE ha un valore stimato di 4,6 miliardi di euro, il cui circa 20% fornito da produttori cinesi.
Le misure imposte da Bruxelles saranno in vigore per i prossimi 5 anni con un tasso che oscilla dal 17,2% al 27,9% e serviranno a controbilanciare la pressione al ribasso sui prezzi alla vendita di questi prodotti, che ha causato problemi finanziari ai produttori dell'Unione europea, soprattutto in Belgio, Francia, Polonia e Paesi Bassi.
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L'impatto della sovrapproduzione
Il settore siderurgico è fondamentale per l'economia dell'Unione e occupa una posizione centrale nelle catene del valore globali, fornendo posti di lavoro a centinaia di migliaia di cittadini europei.
Nel 2016, la sovrapproduzione di acciaio ha raggiunto, a livello globale, il dato record di 737 milioni di tonnellate. Il che ha spinto i prezzi dell'acciaio a livelli insostenibili e ha avuto un impatto negativo sull'intero comparto, oltre che sulle industrie e sui posti di lavoro ad esso correlati.
Per difendere la propria industria, la Commissione si è impegnata in prima linea nel Global Forum on Steel Excess Capacity, la prima piattaforma globale per la lotta alla sovraccapacità dell'acciaio, che a novembre 2017 ha concordato "un ambizioso pacchetto di soluzioni politiche concrete per affrontare questa urgente questione".