Commercio - UE si avvia a firmare accordi con Giappone e Singapore
La Commissione europea ha presentato al Consiglio UE i risultati dei negoziati per l'accordo di partenariato economico col Giappone e per gli accordi commerciale e di investimento con Singapore. E’ il primo passo verso la firma di tutti i trattati.
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UE-Giappone: accordo più ambizioso della storia europea
Quello con il Giappone è il più ambizioso accordo di partenariato economico mai negoziato finora dall'Unione europea, per il quale sia il presidente della Commissione UE Jean-Claude Juncker che il primo ministro giapponese Shinzo Abe si sono personalmente impegnati.
L’accordo, spiega Bruxelles in una nota ufficiale, aprirà enormi opportunità di mercato per entrambe le parti, rafforzerà la cooperazione tra Europa e Giappone in una serie di settori, riaffermerà il loro comune impegno per lo sviluppo sostenibile e includerà per la prima volta un impegno specifico per l'accordo sul clima di Parigi.
Una volta in vigore, il trattato permetterà, inoltre, di eliminare la gran parte dei dazi doganali per le imprese UE che esportano in Giappone, attualmente valutati per un miliardo di euro all’anno, e una serie di ostacoli normativi di lunga data.
Per le aziende UE si aprirà un mercato da 127 milioni di consumatori che potrà offrire interessanti opportunità di export in diversi settori, oltre che occasioni business nel comparto degli appalti pubblici. Infine, a tutela del comparto agricolo, saranno riconosciuti oltre 200 prodotti tra alimenti e bevande tradizionali europei come Indicazioni Geografiche.
A questo punto, ci si aspetta che il trattato venga firmato nel prossimo vertice bilaterale UE-Giappone, in programma a Bruxelles entro l’estate.
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UE-Singapore: primi trattati con un Paese ASEAN
Rappresentano un primato anche gli accordi commerciale e di investimento con Singapore, poichè sono i primi conclusi dall’UE a livello bilaterale con un membro dell’ASEAN (Associazione delle Nazioni del Sud-Est Asiatico). All'interno dell'Associazione, spiega la Commissione, Singapore è di gran lunga il principale partner dell’UE, con uno scambio bilaterale totale di beni pari a 53,3 miliardi di euro e di servizi pari a 44,4 milioni di euro, ed è al primo posto per gli investimenti europei in Asia.
Oltre 10mila aziende europee sono stabilite a Singapore e da qui servono l'intera area del Pacifico. Con questi accordi, si legge nella nota di Bruxelles, l’UE ha compiuto "un passo importante verso la definizione di norme e standard in tutta la regione del Sud-Est asiatico".
Oltre a offrire consistenti opportunità economiche, gli accordi comprendono anche capitoli interi su:
- commercio e sviluppo sostenibile;
- standard più elevati in materia di lavoro, sicurezza, ambiente e tutela dei consumatori;
- rafforzamento di azioni comuni su sviluppo sostenibile, cambiamento climatico e piena tutela dei servizi pubblici.
I trattati, conclude Bruxelles, rappresentano anche l’elemento costitutivo di un futuro accordo commerciale e di investimento a livello regionale tra UE e ASEAN.