Dazi USA - acciaio, ok da Stati UE a misure contro distorsioni del mercato
I Paesi dell'Unione europea approvano le misure di salvaguardia provvisorie proposte dalla Commissione per contrastare gli effetti distorsivi del mercato UE provocati dai dazi USA su acciaio e alluminio in entrata negli States.
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A seguito della decisione degli Stati Uniti di imporre dazi sulle importazioni di acciaio e alluminio provenienti dall'estero, il 5 luglio 2018 i Paesi UE hanno votato a favore delle misure provvisorie proposte dalla Commissione europea per ridurre le spedizioni di prodotti siderurgici in entrata nell'Unione.
Le contromisure previste dalla Commissione consistono in una combinazione di quote e tariffe per evitare un'impennata di importazioni di acciaio verso l'Unione. Bruxelles teme, infatti, che i prodotti non più importati dai Paesi terzi negli Stati Uniti - in conseguenza dei dazi di Donald Trump - ricadranno a cascata sul mercato europeo.
Duplice obiettivo dell’iniziativa, ha fatto sapere un portavoce della Commissione, è prevenire gli effetti negativi della distorsione commerciale, da un lato, e al contempo mantenere la tradizionale offerta e concorrenza sul mercato UE. La quota sarà fissata sulla base delle importazioni registrate negli ultimi anni, con una tariffa del 25% applicata sui volumi superiori a tale importo.
La proposta di Bruxelles, ha detto una fonte vicina alle istituzioni europee, ha ricevuto l’approvazione da parte di 25 Paesi UE, mentre tre Stati membri si sono astenuti.
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Ricordiamo che la Commissione, quale responsabile della politica commerciale dell’Unione, ha recentemente avviato un'indagine su 28 tipi di acciaio e prodotti siderurgici per valutare l’andamento del mercato, rilevando che le importazioni dei prodotti in esame sono passate da 18,8 milioni di tonnellate nel 2013 a 30,6 milioni di tonnellate nel 2017, superando di gran lunga l'aumento della produzione interna.
In tale contesto, le norme commerciali internazionali consentono all'Unione di imporre tariffe di salvaguardia provvisorie per un massimo di 200 giorni, nel caso in cui dall’indagine in corso emerga che l'aumento delle importazioni ha causato o può causare gravi danni al settore siderurgico.
L’Unione, va ricordato, ha anche imposto tariffe proprie sulle importazioni di una serie di prodotti statunitensi - dal valore complessivo di 2,8 miliardi di euro (pari a 3,3 miliardi di dollari) - indicati in un elenco recentemente pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’UE, e ha infine avviato una causa legale presso l'OMC (Organizzazione mondiale del commercio).