Export: cresce l’attivita' del gruppo CDP nel primo semestre 2018
Aumentano del 15% rispetto al 2017 le attività per il supporto all'export e all'internazionalizzazione delle società del gruppo CDP per i primi sei mesi dell'anno. La quota più consistente delle risorse è stata mobilitata da SACE, che registra un boom delle operazioni nelle economie emergenti.
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In un quadro internazionale in bilico tra la crescita dell’attività economica globale, da un lato, e la deriva protezionistica, dall'altro, nel primo semestre 2018 le attività del gruppo CDP (Cassa depositi e prestiti) a supporto dell’export e dell’internazionalizzazione hanno permesso di mobilitare 9,3 miliardi di euro, registrando un +15% rispetto allo stesso periodo del 2017.
Di questi 9,3 miliardi di euro di risorse attivate nei primi sei mesi dell'anno, quasi la metà - 4,6 miliardi di euro, pari al 49% del totale - è stato generato dalle attività gestite da SACE, mentre il rimanente 51% è stato mobilitato dalle altre società del gruppo CDP.
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L’attività di SACE: obiettivo Paesi emergenti
Relativamente ai 4,6 miliardi mobilitati da SACE, si è registrata una forte crescita delle attività in geografie emergenti ad alto potenziale per l’export italiano. In particolare:
- per il continente asiatico, in Corea del Sud, Indonesia e India, dove le operazioni garantite sono passate da 32 a 311 milioni di euro,
- per il continente africano, nella regione subsahariana si è registrato un aumento del 327% delle attività, per un valore di 328 milioni di euro, con Kenya e Ghana in cima alla lista dei Paesi più dinamici.
Molto consistente, pari a +77%, è stata anche la crescita dei fondi mobilitati per operazioni nell’Unione europea.
Dal punto di vista settoriale, i comparti economici più interessati dalle operazioni risultano:
- infrastrutture e costruzioni,
- energia (elettrico e oil&gas),
- industria metallurgica
- Industria meccanica.
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SIMEST e le altre società del gruppo CDP
Per quanto riguarda SIMEST, le risorse mobilitate nei primi sei mesi dell’anno risultano 235 milioni di euro, pari al 3% del totale, soprattutto per operazioni di finanziamento agevolato e partecipazione al capitale. A ciò si aggiunge poi il supporto, con il contributo in conto interessi, a operazioni di export credit del valore di 3,1 miliardi di euro garantite da SACE.
I servizi di factoring di SACE Fct hanno prodotto 1,9 miliardi di euro di turnover, con una quota pari al 20% del totale, a cui si sommano 291 milioni di crediti smobilizzati in sinergia con SACE.
SACE BT ha generato operazioni per 2,6 miliardi di euro (28% del totale e +86% rispetto al 2017) attraverso le attività di assicurazione del credito e cauzioni. Infine, SACE SRV, la società di recupero crediti e informazioni commerciali del gruppo CDP, ha prodotto ricavi per 1,4 milioni di euro, con un +30% rispetto allo scorso anno.
A giugno, lo ricordiamo, SACE e SIMEST hanno inaugurato il nuovo ufficio di Shanghai. Attraverso le attività di sostegno alle imprese e di intermediazione con gli stakeholder economico-finanziari asiatici, la sede diventerà un punto di riferimento per i programmi di sviluppo nella Cina continentale e nei mercati di Corea, Taiwan, Giappone e Mongolia, tutti dalle grandi potenzialità per il Made in Italy.