CDP e Intesa Sanpaolo sostengono le imprese italiane in Cina
Facilitare l’accesso al credito da parte delle imprese italiane in Cina e favorire l'utilizzo di soluzioni finanziarie e assicurative a sostegno di export e internazionalizzazione. Sono tra i principali obiettivi del protocollo d’intesa siglato da Cassa depositi e prestiti e Intesa Sanpaolo.
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In occasione della missione del ministro dell’Economia e delle Finanze Giovanni Tria in Cina, avviata ieri e in programma fino al 1° settembre, Cassa depositi e prestiti (CDP) e Intesa Sanpaolo hanno sottoscritto un protocollo d’Intesa per rafforzare il sostegno all’internazionalizzazione delle imprese italiane in Cina e di quelle con sede nella RPC controllate da realtà italiane.
Nello specifico il protocollo prevede, tra le altre cose:
- l’individuazione di formule operative adatte a soddisfare le esigenze di accesso al credito e/o strumenti di cofinanziamento in favore delle imprese italiane in Cina,
- la promozione, presso le aziende clienti di Intesa Sanpaolo, della gamma di prodotti e servizi offerti dal Polo dell’export e dell’internazionalizzazione del gruppo CDP formato da SACE e SIMEST,
- l’incentivazione di soluzioni finanziarie e assicurative a supporto di export e internazionalizzazione di imprese italiane in Cina e impulso all'interesse di imprese straniere operanti in Cina verso l'offerta di beni e servizi di imprese italiane o di loro filiali locali.
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Concretamente parlando, il primo progetto pilota inserito nella nuova partnership prevede il lancio di un'operazione di finanziamento da parte di CDP a favore di Intesa Sanpaolo, allo scopo di fornire una provvista di natura revolving per un importo fino a 200 milioni di euro, da utilizzare a supporto delle esigenze di finanziamento dell’internazionalizzazione delle imprese italiane in Cina o delle imprese con sede in Cina controllate da imprese italiane.
La promozione degli investimenti e dell'export delle aziende nostrane in terra cinese è proprio uno dei punti nell'agenda della missione del ministro Tria a Pechino. Tra le altre questioni al centro dei colloqui con l'omologo cinese Liu Kun e il governatore della People's Bank of China Yi Gan, lo ricordiamo, anche la guerra dei dazi avviata dagli USA, il potenziamento delle opportunità per le imprese italiane nell’ambito della Belt and Road Initiative e il rafforzamento del dialogo economico e della cooperazione bilaterale.
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