Acciaio - Global Forum, al via azioni concrete per ridurre sovraccapacita'
Ridurre l'attuale capacità produttiva dell'acciaio dei singoli Paesi, eliminare le sovvenzioni che provocano sovrapproduzione, scongiurare il ripresentarsi del fenomeno in futuro. Sono i punti chiave dell'accordo stretto nell'ambito del Forum globale sulla sovracapacità.
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Si è tenuta lo scorso 20 settembre a Parigi la prima riunione ministeriale del Global Forum on Steel Excess Capacity, la piattaforma globale per la lotta all'eccesso di capacità del settore siderurgico. In tale occasione le maggiori potenze al mondo produttrici di acciaio hanno raggiunto un accordo su una serie di interventi concreti da attuare.
In particolare, sulla base degli impegni concordati durante l'incontro di Berlino, i partner del Global Forum hanno convenuto di:
- ridurre ulteriormente, laddove necessario, la propria capacità di produzione attuale,
- lavorare per eliminare le sovvenzioni che provocano la sovraccapacità,
- intervenire in modo tale da scongiurare un nuovo eccesso di capacità globale nel futuro.
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L'organismo, assicura la Commissione europea, concluderà la sua valutazione sulle sovvenzioni che sono causa di sovraccapacità entro la fine dell'anno. Dopodiché, di fronte al persistente eccesso di produzione a livello globale, nel 2019 il Global Forum individuerà ulteriori provvedimenti da intraprendere.
La piattaforma, ricorda Bruxelles con una nota ufficiale, ha già prodotto risultati tangibili nel campo siderurgico, come ad esempio la realizzazione di statistiche affidabili e condivise sulla produzione di acciaio, sulla capacità e sull'eccesso di quest'ultima tra i principali produttori di acciaio al mondo.
Quello siderurgico, lo ricordiamo, è uno dei comparti fondamentali dell'economia europea, nonché il principale target della guerra dei dazi commerciali avviata nei recenti mesi dal governo di Donald Trump. Una guerra che, almeno nel caso dell'Unione europea, ha preso forma concreta a giugno 2018, quando il numero uno della Casa Bianca ha introdotto tariffe del 25% per l’acciaio e del 10% per l’alluminio sulle spedizioni di merce europea.