UE-Giappone - accordo commerciale effettivo da febbraio 2019
Con l’ok del Consiglio UE, l’accordo commerciale UE-Giappone è pronto per diventare effettivo dal 1° febbraio 2019. L’intesa è, secondo Bruxelles, una pietra miliare nei rapporti bilaterali con Tokyo.
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Dopo l’adozione da parte del Consiglio UE dell’accordo di partenariato economico (Economic Partnership Agreement, EPA) tra Unione europea e Giappone, Bruxelles e Tokyo hanno notificato la conclusione delle rispettive procedure di ratifica. Il 1° febbraio 2019, dunque, l’intesa diventerà operativa, creando un'area commerciale aperta che coinvolge oltre 600 milioni di persone e quasi un terzo del PIL mondiale.
Il Giappone ha inoltre notificato all'UE il completamento del processo di ratifica per l'accordo di partenariato strategico (Strategic Partnership Agreement, SPA). A questo punto, dal 1 ° febbraio 2019 sarà applicata a titolo provvisorio anche gran parte delle disposizioni previste da questa seconda intesa. L'accordo entrerà ufficialmente in vigore una volta che sarà stato ratificato da tutti gli Stati membri UE.
Entrambi gli accordi, va ricordato, sono stati firmati al vertice UE-Giappone il 17 luglio 2018.
EPA: i principali vantaggi dell’accordo
L'accordo di partenariato economico, lo ricordiamo, eliminerà quasi tutti i dazi doganali sulle merci esportate, per un valore di circa un miliardo di euro all'anno in favore delle imprese europee.
In ambito agribusiness, i maggiori vantaggi sono garantiti per gli esportatori comunitari di vino, formaggio, carni bovine e suine, pasta, cioccolato e biscotti, che potranno beneficiare dell’assenza di dazi dal momento dell’entrata in vigore dell'accordo o dopo un periodo di transizione.
Nell’intesa è stata inserita una lista di 205 prodotti UE a indicazione geografica (IG) che resteranno protetti dall’apertura del mercato, soprattutto per tutelare le piccole e medie imprese (PMI), che rappresentano il 78% degli esportatori verso il Giappone.
In tema di servizi e public procurement, poi, il governo di Tokyo aprirà alla concorrenza europea il suo mercato delle ferrovie e degli appalti nelle principali città del Paese. Saranno, inoltre, liberalizzati i servizi relativi a commercio elettronico, trasporti marittimi internazionali e posta.
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