Bruxelles cerca feedback sull'impatto della PAC sull'ambiente
C'è tempo fino al 22 ottobre 2020 per partecipare alla consultazione pubblica lanciata dalla Commissione europea per raccogliere opinioni sull'impatto della Politica agricola comune (PAC) sulle risorse naturali.
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In che modo i finanziamenti della PAC stanno incidendo sulla tutela di biodiversità, suolo e acque nell'Unione europea? E' questo l'interrogativo rivolto dall'Esecutivo UE a tutte le parti interessate alla Politica agricola comune e al suo impatto sull'ambiente.
Il ruolo dell'agricoltura e della silvicoltura nella gestione delle risorse naturali è riconosciuto e ben rispecchiato nella PAC, che ha tra i suoi tre obiettivi generali proprio la gestione sostenibile delle risorse naturali e l'azione per il clima, con particolare attenzione alla prevenzione dell'erosione del suolo, al miglioramento della gestione dei terreni e delle risorse idriche, nonché al ripristino e alla conservazione della biodiversità.
Appena un mese fa, però, un report della Corte dei Conti UE ha segnalato che la PAC non sta facendo abbastanza per contenere la perdita di biodiversità, perchè i fondi UE tendono a finanziare misure poco efficaci, e in generale gli stakeholder sono di divisi sull'adeguatezza dell'impianto ambientale della Politica agricola comune, dal greening agli interventi attivati nell'ambito dei Programmi di sviluppo rurale.
L'obiettivo della Commissione, quindi, è raccogliere feedback sulla pertinenza di tutti gli attuali strumenti della Politica agricola comune relativi alla tutela delle risorse naturali e sulla loro coerenza con le azioni dell'UE in altri settori.
Come partecipare alla consultazione sulla PAC
Il questionario - disponibile per 15 settimane, fino ad ottobre - è rivolto a rappresentanti dei settori agroalimentare e forestale, autorità nazionali e regionali, fornitori di servizi di consulenza, ONG e cittadini.
Le risposte possono essere inviate in qualsiasi lingua ufficiale dell'Unione. Le organizzazioni e le imprese che intendono partecipare alla consultazione devono registrarsi nel Registro per la trasparenza dell'UE.
I contributi verranno raccolti in una relazione della Commissione che andrà a integrare i risultati degli studi già pubblicati a marzo sull'impatto della PAC sulla biodiversità e sull'acqua e quello in corso relativo al suolo.