UE: 10 raccomandazioni per le tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC)
Pubblicate dieci raccomandazioni chiave sulla strategia comunitaria post-2013 in materia di tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC). Il documento, redatto dall'Information Society Technologies Advisory Group (ISTAG), definisce il nuovo orientamento comunitario per sviluppare azioni innovative nell'UE attraverso l'uso delle TIC.
Oggigiorno le TIC rappresentano uno strumento indispensabile per affrontare le sfide poste dal mercato globale, grazie alla loro applicazione sempre più estesa. Secondo l'ISTAG l'Europa dovrebbe sfruttare a pieno il potenziale offerto dalle TIC, che, grazie alla diffusione di Internet, hanno portato la società della conoscenza verso una nuova dimensione d'integrazione al di là del tempo e della distanza.
Le raccomandazioni presentate riguardano:
- il rafforzamento della competitività europea attraverso gli investimenti nelle TIC,
- la trasformazione dell'UE nel leader dell'innovazione sociale,
- le comunità di attori coinvolti nel settore delle TIC,
- la definizione delle aree di applicazione delle TIC,
- l'affidabilità delle TIC con le nuove generazioni di infrastrutture,
- il potenziale delle attività di R&S nelle TIC,
- gli schemi innovativi per amplificare e accelerare la diffusione delle TIC,
- i progetti riguardanti le Future and Emerging Technologies (FET),
- lo sviluppo di piattaforme informative transfrontaliere,
- la definizione di un'agenda dinamica che sia in grado di affrontare anche situazioni impreviste.
Negli ultimi venti anni le TIC sono diventate il settore tecnologico principale per l'innovazione dell'UE, ha sottolineato l'ISTAG, invitando l'Europa ad investire più risorse nei programmi di R&S. Le attività di ricerca dovranno inoltre coinvolgere diversi attori del mercato, anche non convenzionali, tra cui: cittadini, network informali e ricercatori provenienti da altri settori disciplinari.
Le TIC potranno contribuire all'individuazione delle migliori soluzioni per affrontare le principali sfide dell'UE, in settori quali trasporto, sanità e energia. Ma sarà necessario definire al più presto progetti ed iniziative che consentano all'UE di colmare il gap tra ricerca e mercato, ha proseguito l'ISTAG. A tal fine l'Europa dovrà adottare incentivi a sostegno dello start-up e strumenti adeguati per la tutela della proprietà intellettuale.
Un occhio di riguardo sarà riservato alle Future and Emerging Technologies (FET), il vero motore comunitario in materia d'innovazione. Attraverso la realizzazione di piattaforme innovative transfrontaliere, partenariati e azioni cofinanziate da soggetti diversi, l'UE potrà realmente trasformare le TIC nel fattore di cambiamento necessario per la ripresa dell'UE.