Navigazione satellitare: 7 miliardi per Galileo e EGNOS
Galileo ed EGNOS, i due programmi comunitari per la navigazione satellitare, saranno portati avanti fino al 2020 con il nuovo stanziamento promosso dalla Commissione europea. Il 30 novembre 2011, infatti, la Commissione ha presentato il nuovo quadro di finanziamento e di gestione delle due iniziative, proponendo l'assegnazione di 7 miliardi di euro per il periodo 2014-2020.
I programmi Galileo ed EGNOS, lanciati rispettivamente nel 1999 e nel 2009, sono nati con l'intento di sviluppare nuovi sistemi di navigazione via satellite nell'UE per ragioni strategiche ed economiche. La navigazione satellitare, infatti, è un vero e proprio catalizzatore economico che favorisce l'innovazione e la creazione di posti di lavoro in molti campi.
Solo negli ultimi anni il mercato globale dei prodotti e dei servizi della navigazione satellitare è cresciuto a un ritmo del 30% e, secondo le stime, entro il 2020 dovrebbe valere circa 240 miliardi di euro.
Grazie ai due programmi gli utenti potranno ricevere una maggiore quantità di segnali di navigazione provenienti dallo spazio, in tempi più brevi e con un elevato grado di precisione rispetto al GPS. I sistemi sviluppati nell'ambito di Galileo e EGNOS potranno quindi essere utilizzati per migliorare la gestione dei trasporti e dei servizi di emergenza, la lotta alla criminalità, la sicurezza alle frontiere dell'UE e la sicurezza delle missioni di pace.
Fino ad oggi le tecnologie elaborate grazie ad EGNOS sono state utilizzate per migliorare la gestione della semina e l'uso dei fertilizzanti, mentre con Galileo sono stati già lanciati in orbita due satelliti sperimentali. Fra il 2011 e il 2012 saranno lanciati anche i primi quattro satelliti operativi.
Lo stanziamento proposto dalla Commissione intende garantire l'operatività delle iniziative già avviate e di nuovi interventi, fornendo le risorse necessarie per il funzionamento delle infrastrutture spaziali e terrestri, le attività di rifornimento e sostituzione, le procedure di certificazione e la fornitura di servizi.
"Sia Galileo che EGNOS stanno dando un contributo significativo alla competitività della nostra industria e all'innovazione in settori fondamentali il cui potenziale economico è importante.", ha dichiarato il vice-presidente della Commissione europea, Antonio Tajani. "Guardando avanti, il messaggio principale di stabilità finanziaria per questi programmi faro è di enorme importanza sia per i cittadini che per l'industria europea, che potranno beneficiare dei loro vantaggi. L'aumento del nostro know-how nell'ambito della tecnologia e dei servizi di navigazione satellitare sosterrà in modo significativo l'industria europea in questo momento difficile", ha concluso Tajani.
La Commissione ha inoltre proposto di finanziare nell'ambito del nuovo quadro finanziario del 2014-2020 anche il programma europeo per il monitoraggio della Terra, Gmes (Global monitoring for environment and security). Oltre allo stanziamento di 5,8 miliardi di euro, la Commissione intende costituire un apposito fondo per il programma, attraverso il supporto finanziario dei 27 Stati membri dell'UE in rapporto al reddito nazionale lordo.
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