Mse: migliorare il sistema fieristico italiano
Un progetto per valorizzare il sistema fieristico italiano all'estero. A metterlo in piedi è il Ministero dello Sviluppo economico, che punta così a centrare due obiettivi chiave: da un lato, rendere il sistema italiano più qualificato, attraverso la certificazione dei dati fieristici in base a criteri internazionali (norma ISO 25639); dall'altro, alimentare la cultura della certificazione di prodotto e di processo come importante strumento di marketing internazionale.
La valorizzazione del sistema fieristico si inquadra nell'ambito della programmazione straordinaria Made in Italy del ministero. Un progetto che è espressione della volontà condivisa con la Conferenza delle Regioni e Province autonome e le associazioni fieristiche nazionali (Aefi, Cfi e Cft) nell’ambito del tavolo per il coordinamento del sistema fieristico nazionale del Ministero.
In concreto, si tratta di uno stanziamento di 500mila euro, destinato ad abbattere il 50% dei costi sostenuti dagli organizzatori fieristici per i servizi di certificazione, entro un tetto massimo di 2.000 euro.
Fondamentale l'apporto della conferenza delle Regioni e delle Province autonome, che per aumentare il livello di credibilità del sistema italiano e delle aziende partecipanti, ha proposto di affiancare all’attuale sistema di certificazione, prevalentemente basato sull’autodichiarazione dei dati da parte degli organizzatori delle manifestazioni, un percorso più virtuoso. E quindi, di qualità. Un compito che spetta ad Accredia per i soggetti certificatori sulla base di uno specifico protocollo operativo.
Allo stanziamento si affiancherà anche un piano di comunicazione – in Italia e all’estero, in collaborazione con l’Agenzia Ice e d’intesa con Unioncamere – pensato per accrescere l’attrattività delle manifestazioni italiane di livello internazionale e valorizzare la competitività dell’offerta fieristica italiana.