RISeT - Rete Informativa Scienza e Tecnologia
La circolazione delle informazioni avviene per via telematica, tramite un sistema di posta elettronica. Le informazioni, una volta pervenute al Ministero degli Affari Esteri, sono vagliate e ritrasmesse in tempi quasi immediati alle strutture aderenti, che a loro volta le diffondono in tempo reale e in modo capillare alle loro unità interne. Le informazioni sono classificate in base a venti settori scientifici e tecnologici. Ogni struttura aderente sceglie i settori di interesse e riceve informazioni solo per i settori selezionati. L’informazione è quindi mirata e ottimizzata.
I Vantaggi
Con pochi e semplici passaggi informatici le informazioni prodotte passano in tempi rapidissimi dalla rete estera all’utente finale (ricercatore, imprenditore, amministratore, analista). La rete RISeT è bidirezionale e consente quindi alle strutture aderenti l’accesso diretto agli Addetti Scientifici e Tecnologici, ad esempio, per richieste, approfondimenti, seguiti.
A chi è destinata
Beneficiari dell’iniziativa sono, tra gli altri, Enti di ricerca, Università, Imprese, Consorzi, Centri studio, Amministrazioni, Enti locali, Associazioni, Parchi scientifici e tecnologici.
Strutture Aderenti
Hanno aderito al sistema RISeT le seguenti strutture: APSTI, AIRI, CNR, CONFAPI, CONFINDUSTRIA, ENEA, ENITECNOLOGIEICE, INAF, INCA, INFM, INFN, INGV, INSEAN, INSTM, IPI, ISS, MINISTERO DIFESA, MIUR, PROVINCIA DI TRENTO, REGIONE CAMPANIA, REGIONE LAZIO, REGIONE LOMBARDIA, REGIONE TOSCANA, STMicroelectonics, TIM STRATEGY, TRIESTE ON LINE.
Impegno degli Aderenti Al Sistema
Il sistema si rivolge principalmente a grandi strutture. I partecipanti al sistema si impegnano a diffondere a loro volta, in modo capillare, le informazioni all’interno della loro struttura. Impegni richiesti:
- Costruzione di un sistema interno per la ridistribuzione selettiva delle informazioni alle proprie sottostrutture
- Diffusione tempestiva delle informazioni trasmesse dal MAE
- Comunicazione periodica di dati statistici utili a definire indicatori qualitativi quantitativi (ad esempio: numero delle sottostrutture, numero del personale interessato)