UE - Urban Innovative Actions, statistiche partecipazione prima call 2015
L’Italia si è distinta per il maggior numero di proposte presentate nell’ambito del bando Urban Innovative Actions 2015
> Ue - anticipazioni bando Urban Innovative Actions
> Smart cities and Social innovation - al via i primi progetti
Aree urbane, sfide e opportunita’ in Ue
Recenti documenti del Parlamento europeo confermano che due terzi delle politiche di settore europee hanno un impatto sulle città ed aree urbane dove si concentra circa il 72% della popolazione europea. Nonostante maggiori tassi di povertà, isolamento sociale e criminalità rispetto alle aree rurali, le città e le aree urbane rappresentano oggi in Europa un elemento propulsivo dell'economia e dello sviluppo, dimostrandosi sempre più incubatori di idee e soluzioni innovative, opportunità di business, lavoro ed impresa.
Tutto ciò fa si che le città da tempo siano al centro di una attenzione sempre crescente da parte delle istituzioni europee e nazionali con politiche, iniziative e finanziamenti mirati a renderle dirette protagoniste e compartecipi di modelli di crescita sostenibili.
Urban Innovative Actions
Tra i programmi più ambiziosi c’è Urban Innovative Actions (UIA) un'opportunità dell'Ue per sperimentare soluzioni urbane integrate innovative da parte delle città ed aree urbane europee singolarmente o in rete. Si tratta di un'iniziativa diretta della Commissione europea volta al rafforzamento della dimensione urbana all'interno delle politiche di coesione 2014-2020. Individuato all'articolo 8 del Regolamento del Fondo Europeo d Sviluppo Regionale (FESR), il programma UIA è promosso dalla Direzione generale della Politica Regionale e Urbana (DG REGIO) che ne ha affidato l'implementazione alla regione North Pas de Calais (Francia).
Complementare alle risorse di cui all'articolo 7 del FESR, che in Italia trovano attuazione all'interno dei Piani Operativi Regionali (POR) e Nazionali (PON) attraverso l’Agenda urbana delle città medie e metropolitane, UIA rappresenta per le città europee l'occasione per testare progetti pilota e soluzioni nuove mai sperimentate prima. L’iniziativa consente di affrontare sfide sempre più complesse legate a problemi di crescita e sviluppo sostenibile in un contesto connotato ancora da una fortissima crisi economica, favorendo al contempo un forte stimolo al confronto ed al rafforzamento dei principi di sussidiarietà orizzontale (tra stakeholder) e verticale (tra istituzioni).
Aperta a città o raggruppamenti urbani al di sopra dei 50mila abitanti, UIA dispone di un budget complessivo di circa 351 milioni di euro per il periodo 2014-2020 con quote di cofinanziamento FESR, per singolo progetto, fino a 5 milioni di euro. UIA, inoltre, supporta specifici investimenti e non soltanto azioni cosiddette 'immateriali'.
Call 2015, Italia in testa per progetti presentati
Per quanto riguarda la prima call, pubblicata a dicembre 2015 e chiusa a fine marzo 2016, sono stati affrontati 4 dei 12 temi indicati dall'Agenda urbana europea:
- integrazione dei migranti,
- transizione energetica,
- jobs&skills nell'economia locale,
- povertà urbana.
Sono state presentate complessivamente 378 proposte progettuali da 24 dei 28 Stati membri; tra queste spiccano i progetti presentati da italiani (104), spagnoli (72), greci (27) e tedeschi (23). Il 17% dei proponenti è costituito da città oltre i 250mila abitanti, tra cui 14 capitali europee.
In merito agli argomenti (topic) dalle proposte presentate, il 33% riguarda il tema jobs&skills (33%), seguito dalla transizione energetica (30%), integrazione dei migranti e rifugiati (24%) e povertà urbana (13%). E' interessante notare come i temi corrispondano a quanto effettivamente le città europee percepiscono come problemi pressanti: il topic job&skills è al centro delle proposte italiane, spagnole, portoghesi e greche, mentre il topic migranti e rifugiati connota le proposte tedesche e austriache, il tema della povertà urbana, invece, è l'opzione maggiormente scelta da francesi e inglesi.
Il processo di selezione della call si concluderà entro ottobre 2016 e passerà attraverso lo screening di un panel di esperti tematici esterni.
Per coloro che non avessero preso parte alla prima call, il Segretariato prevede l'annuncio degli argomenti del secondo invito prima della pausa estiva e la pubblicazione del bando per fine anno.