Efficienza energetica - obiettivi 2020, a che punto siamo
Ecobonus, certificati bianchi, SEN: sono alcune delle misure sotto la lente della relazione annuale sull’efficienza energetica, che fa il punto dei risultati raggiunti in vista degli obiettivi al 2020.
> Efficienza energetica – gli incentivi a disposizione
A che punto siamo rispetto agli obiettivi di efficienza energetica dell'Italia al 2020? E’ la domanda al centro della relazione pubblicata dal ministero dello Sviluppo economico.
Efficienza energetica: gli obiettivi 2020
Il Paese si propone di conseguire da qui a due anni un consumo annuo in termini di energia primaria pari a 158 Mtep e in energia finale pari a 124 Mtep. A questo target si affianca una riduzione dei consumi di energia finale obbligatoria, da conseguire per mezzo di politiche attive (strumenti di promozione), prevista dalla direttiva europea sull'efficienza energetica, la cosiddetta EED (2012/27).
L’Italia si è impegnata a conseguire un volume di risparmi cumulati pari a 25,5 Mtep di energia finale nel periodo 2014-2020. Inoltre, è impegnata nella riqualificazione degli edifici della Pubblica amministrazione centrale ad un tasso del 3% annuo della superficie occupata.
A che punto siamo?
Il livello di conseguimento dei target al 31 dicembre 2017 è riportato nella relazione annuale che il MISE ha inviato alla Commissione europea.
La domanda di energia primaria nel 2016 si è ridotta dello 0,8% rispetto al 2015 con un consumo pari a 148,4 Mtep, confermando l’andamento decrescente degli ultimi anni con l’eccezione dell’anno 2015.
I consumi finali di energia (esclusi gli usi non energetici) nel 2016 sono stati pari a 115,9 Mtep, in lieve diminuzione (-0,3%) rispetto al 2015, principalmente dovuta ai cali nel settore trasporti, -1,1%, e nel settore residenziale, -1,0%.
Con l’attuale trend è possibile stimare un consumo di energia finale al 2020 al di sotto del target fissato a 124 Mtep (-1,2%).
In merito al target di risparmio obbligatorio, nel periodo 2014-2017 le misure di policy già notificate alla Commissione europea - certificati bianchi in primis, ma anche le detrazioni fiscali, il conto termico, il fondo nazionale per l’efficienza energetica e le misure incluse nel Piano Industria 4.0 - hanno prodotto risparmi di energia finale cumulati per circa 7,5 Mtep, pari a circa il 30% del target al 2020.
L’attività di monitoraggio in corso con ENEA sta rilevando anche i risparmi di energia derivanti dalle altre iniziative messe in campo a livello regionale e locale. Considerato che si tratta di risparmio cumulato, si stima necessario mantenere almeno l’attuale trend di risparmi per raggiungere l’obiettivo dei 25,5 Mtep al 2020.
Riqualificazione degli immobili della PA
Relativamente all’obbligo di riqualificazione energetica del 3% della superficie degli immobili occupati dalla Pubblica Amministrazione centrale, nel quadriennio 2014-2017 risultano realizzati, in fase di realizzazione o programmati interventi su oltre 190 immobili, per una superficie utile complessiva di oltre 1.870.000 m2.
Il dato è imputabile soprattutto al programma per il miglioramento della prestazione energetica degli immobili della PA centrale (il cosiddetto PREPAC). Con decreto interministeriale del 21 settembre 2017 sono stati approvati i programmi di intervento per l’annualità 2016: il MISE ha disposto il finanziamento di 26 interventi fino all’importo massimo di circa 43,7 milioni di euro, mentre il ministero dell’Ambiente provvede ad ulteriori 5 interventi, fino ad un importo massimo di circa 16,5 milioni di euro. Il totale degli importi ammessi è pari a 60,2 milioni.
Per il 2017 le graduatorie del PREPAC sono in corso di approvazione: le proposte presentate sono state 83, con una percentuale di ammissibilità pari a circa il 47%.
Ma il PREPAC non è l’unica misura che ha contribuito alla riqualificazione degli edifici della PA: a questa si aggiungono altre misure di incentivazione specifiche (come quelle previste dal Programma Operativo Interregionale Energie Rinnovabili e Risparmio Energetico 2007-2013 - POI Energia) e agli interventi eseguiti dall’Agenzia del Demanio nell’ambito del Sistema accentrato delle manutenzioni.
Misure per la promozione dell’efficienza energetica
La relazione passa in rassegna anche altre fra le principali misure adottate a livello nazionale per innalzare i livelli di efficienza energetica. Mentre vengono illustrate misure in corso o ancora in fase di attivazione - come la Strategia Energetica Nazionale, il Fondo nazionale per l’efficienza energetica e gli strumenti agevolativi che si inquadrano nell’ambito del Piano Industria 4.0, come il super e l’iper ammortamento - per altre misure (di seguito) la relazione fornisce anche i primi risultati operativi.
Certificati bianchi
Un ruolo preponderante è svolto dai cosiddetti Certificati Bianchi, titoli negoziabili che certificano il conseguimento del risparmio energetico negli usi finali di energia. Nel corso del 2017 sono state presentate complessivamente 5.695 richieste, con l’emissione di circa 5,8 milioni di certificati.
La relazione indica anche gli obiettivi previsti per il periodo 2017-2020: 8,32 Mtep nel 2018, 9,71 Mtep nel 2019 e 11,19 Mtep nel 2020.
Ecobonus
Un ruolo fondamentale nello sviluppo dell’efficienza energetica nel settore residenziale è svolto dal cosiddetto ecobonus, le detrazioni per le spese sostenute per interventi di riqualificazione energetica.
Il totale degli interventi eseguiti (circa 2,9 milioni al 31 dicembre 2016) ha generato un risparmio di energia finale che si avvicina ad oggi a 1 Mtep/anno, corrispondente a un beneficio ambientale in termini di CO2 non emessa in atmosfera pari a oltre 2 milioni di tonnellate annue.
Nel 2017 gli interventi realizzati sono circa 422mila, per un totale di oltre 3,8 miliardi di euro di investimenti attivati, a fronte dei quali è stato conseguito un risparmio complessivo di 0,1064 Mtep/anno di energia primaria.
Se all’ecobonus si sommano le detrazioni, nella misura del 50% delle spese sostenute, per gli interventi di recupero edilizio (il cosiddetto bonus ristrutturazioni) il risparmio energetico complessivamente conseguito nel 2017 arriva a 0,291 Mtep/anno.
> Ecobonus, sismabonus e ristrutturazioni - cosa prevede la Manovra
Conto Termico
Il sistema di incentivi per interventi di incremento dell’efficienza energetica e di produzione di energia termica da fonti rinnovabili - meglio noto come Conto Termico - ha mostrato un’evidente accelerazione registrando nel solo 2017 dei volumi di richieste pari al 130% di tutte le richieste pervenute nel periodo 2013-2016: oltre 43mila richieste (+189% rispetto al 2016), cui corrispondono incentivi pari a 183 milioni di euro (+168% rispetto al 2016).
Notevole inoltre l’aumento delle richieste per la modalità di accesso “a prenotazione” da parte della Pubblica Amministrazione (da 141 richieste del 2016 a 333 nel 2017), per quasi 62 milioni di euro.