Sviluppo sostenibile - serve una strategia UE a tutto tondo
Per far sì che gli obiettivi di sviluppo sostenibile non restino solo sulla carta, l’UE deve dotarsi di una strategia globale, che metta insieme il semestre europeo, le finanze pubbliche e i piani di decarbonizzazione. E’ quanto suggerisce la piattaforma multi-stakeholder UE.
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Gli Enti pubblici, le organizzazioni e gli esperti riuniti nella piattaforma multi-stakeholder per seguire gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite danno le prime indicazioni a Bruxelles su quale rotta seguire. L’obiettivo finale è far sì che i goal fissati dall’Agenda 2030 non restino un libro dei sogni.
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Serve una strategia europea globale
Il principale suggerimento che giunge dagli stakeholder è chiaro: l’UE deve dotarsi di una strategia globale per la sostenibilità al 2030, una bussola in grado di orientare tutti i programmi e le policy europee nell’ottica della sostenibilità.
L’approccio, insomma, è quello di armonizzare e rendere coerenti diversi aspetti delle policy UE. Il semestre europeo, innanzitutto, che per gli stakeholder dovrebbe essere guidato dalla strategia per l'Europa sostenibile 2030 e includere “un controllo della sostenibilità”.
Allo stesso tempo, le finanze pubbliche europee, incluso il bilancio pluriennale, dovrebbero essere pienamente sostenibili, e la definizione di rischi ambientali, sociali e di governance incorporati nei regolamenti finanziari.
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5 aree vitali per centrare gli obiettivi di sviluppo sostenibile
Premesso che la sostenibilità dovrebbe riflettersi in modo coerente in tutte le politiche e iniziative dell'UE, nel documento realizzato dagli stakeholder si individuano 5 aree decisive per il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile:
- Il consumo e la produzione sostenibili dovrebbero essere ulteriormente promossi, incentivati e regolamentati, e la sostenibilità dovrebbe far parte in modo deciso della strategia industriale europea 2030;
- L'UE dovrebbe investire in ricerca e innovazione, talenti, occupabilità e inclusione sociale. Concretamente, gli stakeholder suggeriscono di attuare pienamente il pilastro europeo dei diritti sociali, aumentare gli investimenti in salute e benessere, garantire un'istruzione di qualità e rafforzare la politica di integrazione ed inclusione;
- Clima e politica energetica: l'UE dovrebbe allineare i suoi obiettivi climatici ed energetici con l'obiettivo concordato di limitare l'aumento della temperatura globale a 1,5 gradi rispetto ai livelli preindustriali. I combustibili fossili dovrebbero essere progressivamente eliminati favorendo gli investimenti in efficienza energetica e rinnovabili;
- Cibo, agricoltura e uso del suolo: gli investimenti dovrebbero garantire un elevato livello di protezione per la salute umana, la sicurezza alimentare e la protezione ambientale;
- Politica di Coesione: gli stakeholder indicano tale politica come uno dei principali strumenti di investimento europei a supporto dell’implementazione dei SGDs. In tal senso, andrebbe rafforzata la localizzazione degli obiettivi sostenendo direttamente i governi regionali, sostenendo l'agenda urbana dell'UE, e incoraggiando maggiormente gli investimenti verso infrastrutture più verdi e sostenibili.
Prossimi passi
Nelle parti conclusive del documento redatto dalla piattaforma multistakeholder si prospettano una serie di azioni. Una prima mossa, che può essere fatta nell’immediato, è premiare i cittadini, i professionisti, le imprese e le città che stanno già traducendo gli SDGs in soluzioni pratiche. La piattaforma contribuirà quindi allo sviluppo e alla visibilità degli European Sustainability Awards.
Allo stesso tempo, la piattaforma intende aprire un dibattito sulle possibili misure per rendere il processo di implementazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile più inclusivo e partecipato. E propone il 2022, o il 2027, come anno europeo da dedicare agli SGDs.
Fin qui i passi più immediati. Guardando al futuro prossimo, gli stakeholder intendono ampliare il raggio d’azione della piattaforma attraverso una serie di azioni: tra queste, lo sviluppo di un Action Plan 2019-2024 per supportare gli stakeholder nel miglioramento del capacity building sui SGDs, un miglior coordinamento con le piattaforme nazionali per lo sviluppo sostenibile e un dialogo più stretto con altre istituzioni europee e con le Nazioni Unite.
Infine, in vista delle elezioni europee, gli stakeholder rivolgeranno un invito speciale ai leader e ai partiti UE per capire come allineare ulteriormente i rispettivi programmi per la sostenibilità.